Vecchio Pellegrini, medici e infermieri:
«Vero scandalo siamo noi, non insetti»

Vecchio Pellegrini, medici e infermieri: «Vero scandalo siamo noi, non insetti»
di Melina Chiapparino
Martedì 20 Giugno 2017, 11:52 - Ultimo agg. 13:16
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«Fa scandalo vedere immagini con insetti sui letti dei pazienti o blatte nei corridoi ma è altrettanto scandaloso non poter offrire assistenza». Queste le parole che annunciano la protesta avviata dai sindacalisti del comparto sanitario del Vecchio Pellegrini.  A partire da oggi, è stato proclamato lo stato di agitazione di medici e infermieri dell’ospedale nella Pignasecca, oramai unico pronto soccorso nel cuore del centro storico partenopeo. «La struttura è al collasso e in piena agonia per la carenza di risorse organiche per cui tra poco potremo garantire solo le emergenze - spiegano Gino Brancaccio e Armando Angelini della Cgil presidiale - sono stati deportati 17 infermieri, di cui la metà del pronto soccorso che ora è in ginocchio».
 


Pochi giorni fa, un documento a firma del primario del pronto soccorso segnalava alla direzione del Vecchio Pellegrini “la grave criticità che si è venuta a creare per la movimentazione del personale in uscita, per cui non si può gestire la corretta turnazione e funzionalità dell’emergenza presidiale”. In pratica, a causa della mancanza di infermieri, le prestazioni di pronto soccorso sono a rischio. Un’emergenza che si è verificata anche all’ospedale Loreto Mare dove una nota, datata 19 giugno 2017 e sottoscritta dal responsabile dell’emergenza medica, dichiara la difficoltà di organizzare il pronto soccorso a causa della carenza di organico infermieristico. Ma dove sono finiti gli infermieri prelevati dai reparti ospedalieri? «Hanno trasferito gli infermieri all’Ospedale del Mare dove il pronto soccorso non è ancora attivo e neanche la programmazione chirurgica operatoria – puntualizzano Gino Brancaccio  della Cgil e Eugenio Cerciello della Uil – è inaccettabile che esistano strutture in estrema sofferenza come la nostra ed altre prossime all’apertura».

Nel documento sottoscritto dai portavoce sindacali del presidio di Cisl, Uil, Cgil ed anche Fials, rappresentato da Mario Santangelo, si parla dunque di una vera e propria “deportazione” delle risorse. Eppure, pochi mesi fa, al Vecchio Pellegrini, erano state destinate addirittura 10 unità in più di infermieri per attivare il nuovo e super tecnologico Pronto Soccorso, inaugurato dal governatore Vincenzo De Luca, il 26 novembre 2016. “Ci sono voluti 3 anni di cantieri e svariati milioni investiti per attivare il nuovo pronto soccorso del Vecchio Pellegrini- concludono i sindacalisti- facciamo fronte a una richiesta dell’utenza di 700 mila abitanti che ora non siamo più in grado di garantire”. 

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