Napoli, mobilitazione nella strada
degli incidenti killer a ripetizione

Napoli, mobilitazione nella strada degli incidenti killer a ripetizione
di Ferdinando Bocchetti
Mercoledì 29 Marzo 2017, 22:12 - Ultimo agg. 30 Marzo, 00:28
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Si mobilitano i residenti di via Bernardo Cavallino a Napoli dopo l'incidente mortale che è costato la vita a Nicola Sarnataro, 34enne investito da un'auto qualche giorno fa. La sagoma dell'incidente e tracce di sangue sono ancora ben visibili sull'asfalto e intanto sui social, e non solo, si moltiplicano gli appelli per denunciare le "condizioni di pericolo della strada a ridosso della zona ospedaliera di Napoli", diventata ormai da tempo - secondo i residenti - "una sorta di pista ad alta velocità".

«Chi ha competenza su questa strada faccia qualcosa per scongiurare nuove tragedie - tuona l'avvocato Elena Pollio - se non è possibile installare dossi o dissuasori simili, si dia il via libera per l'installazione di sistemi di segnalazione luminosi, strisce smart o altro ancora. In questa zona ci sono ben tre scuole, tutte a ridosso della strada. I rischi sono elevatissimi e a tutte le ore». In tanti ricordano che, oltre a Nicola Sarnataro, poco meno di un anno fa, sempre in via Cavallino, un anziano perse la vita mentre si accingeva a depositare la spazzatura nei cassonetti. Finora gli appelli, numerosi, non hanno sortito gli effetti sperati dai residenti, ma i cittadini promettono battaglia in tutte le sedi istituzionali. 
 
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