Il degrado della Villa Comunale:
«Urinano e fanno sesso all'aperto»

Alessandra Piperno, napoletana
Alessandra Piperno, napoletana
di Ilenia De Rosa
Venerdì 28 Ottobre 2016, 11:23 - Ultimo agg. 11:33
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NAPOLI - Sporca, pericolosa, abbandonata, maleodorante. Così i napoletani definiscono la villa comunale,  passeggiata verde voluta da Ferdinando IV di Borbone, per anni considerata il fiore all'occhiello del capoluogo partenopeo. Chi oggi sceglie di trascorrere qualche ora tra i giardini, deve tenere gli occhi bassi per evitare di assistere a scene di sesso all'aperto, fare attenzione a non inciampare tra i rifiuti e quelle recinzioni, spesso rotte, che dovrebbero isolare zone probabilmente in manutenzione, farsi spazio tra mosche e insetti che assalgono ogni parte del corpo e tenere il naso chiuso per non sentire il cattivo odore dell'urina. 
 



«Qui è un degrado totale» racconta Alessandra Piperno, abitué della villa comunale, insieme ai suoi due inseparabili cani. «Questo luogo è il ricettacolo di tutti i barboni della città, che vengono a dormire, mangiare e usare le aiuole come se fossero i servizi igienici. Di conseguenza bambini, cani o chiunque altro potrebbe ritrovarsi a camminare tra gli escrementi. Il verde è abbandonato. C'è gente che fa sesso per farsi guardare. E' un delirio».

Non si può stare nemmeno seduti sulla panchina - aggiungono Rosario Del Paschio e Patrizio Piccirillo - perchè si è invasi da mosche e insetti. E' diventato un luogo abbandonato a se stesso. Ricordiamo con nostalgia quando si faceva musica sulla Cassa Armonica, ma erano altri tempi». Ancora «imbracato», di quel tanto amato momumento oggi si riesce a vedere ben poco. «Luoghi chiusi e lavori ovunque sono soltanto il minimo dei problemi - afferma Cristina Florio - qui non funziona niente, dal punto di vista della manutenzione dei giardini, della guardiania sia interna che esterna, dell'igiene, della sicurezza. Gli scippi sono frequentissimi, in qualunque ora del giorno».

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