Violentata e rapita, poi la richiesta
di riscatto: presi i sequestratori

Violentata e rapita, poi la richiesta di riscatto: presi i sequestratori
Mercoledì 30 Agosto 2017, 15:05 - Ultimo agg. 16:05
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Era arrivata in Italia dopo uno dei tanti "viaggi della speranza": un rito juju in Nigeria e un debito di migliaia di euro per affrontare il viaggio, una violenza sessuale in Libia e poi lo sbarco a metà luglio sulle coste della Campania. Portata all'hub regionale di Bologna, all'esterno della struttura di via Mattei la 17enne ha incontrato due fratelli, suoi connazionali, che fingendo di volerla aiutare a trovare un lavoro come sarta l'hanno rapita e portata in pullman nel Casertano. Qui è stata tenuta segregata per due settimane, con la richiesta di un riscatto di 2.000 euro alla sua famiglia. La vicenda ha avuto una prima soluzione ai primi di agosto, con la liberazione della ragazza grazie all'intervento di una zia, e si è conclusa ieri con l'arresto dei sequestratori.

I fratelli Stanley e Joshua Irabor, 19 e 22 anni, sono stati raggiunti da ordinanze di custodia cautelare in carcere per sequestro di persona a scopo di estorsione, emesse dal Gip di Bologna Alberto Ziroldi su richiesta del Pm Stefano Orsi, che ha coordinato l'indagine della squadra Mobile. Per lo stesso reato è indagato a piede libero un terzo nigeriano. I tre sono stati rintracciati a Casapesenna, nel Casertano, nella casa dove era stata tenuta segregata la giovane, con cibo razionato e nessun cambio di vestiti.

L'indagine è partita da una segnalazione Interpol, dopo che la zia della 17enne, che vive in Spagna, aveva ricevuto la richiesta di riscatto. Se non avesse pagato - le avevano detto - la nipote sarebbe stata mandata in Francia a fare la prostituta. Parallelamente alle attività della Polizia, anche la parente si è attivata interessando un gruppo di nigeriani che vivono a Napoli. Questi, una decina, sono riusciti a farsi consegnare la ragazza dai sequestratori, di fatto liberandola e facendola salire ai primi di agosto su un treno diretto a Nord. La 17enne, scesa a Vicenza, si è rivolta alla Polfer ed è stata poi affidata alle cure di una comunità di accoglienza. Nel frattempo, l'indagine della squadra Mobile ha portato all'individuazione e all'arresto dei sequestratori.
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