Volo e hotel, voucher senza valore:
bufera sull'agenzia di viaggi

Volo e hotel, voucher senza valore: bufera sull'agenzia di viaggi
di Michele Ippolito
Venerdì 19 Agosto 2016, 11:37 - Ultimo agg. 16:17
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Decine di vacanzieri bloccati all'estero dopo aver scoperto che i voucher rilasciati da un'agenzia come controprova del pagamento dei loro viaggi sono carta straccia. Molti altri non riusciranno proprio a partire perché le loro prenotazioni non risultano confermate. Da martedì gli uffici della Freedays Viaggi di via Manzoni assaliti da persone che speravano di partire a breve o inviate dai parenti che si trovano fuori Italia, costretti a spendere migliaia di euro per pagare una seconda volta sul posto servizi già pagati in anticipo e che non sanno come tornare nel nostro Paese.

«Un paio di giorni fa, mio fratello ci ha chiamati da Santo Domingo, dove si trova per l'ultima tappa del suo viaggio di nozze, e ci ha detto che l'albergo risultava prenotato ma non pagato. spiega Ida, una ragazza di Casal di Principe la cui madre si è inutilmente precipitata a San Giorgio per cercare di saperne di più - ha dovuto rimetterci altri 1.500 euro all'albergo ed ancora non sappiamo se il volo del ritorno sia stato effettivamente prenotato».

I parenti dei malcapitati viaggiatori raccontano storie da incubo. C'è chi ha il figlio partito per New York e, arrivato negli Stati Uniti, ha scoperto che l'hotel non risultava pagato; chi ha amici che si trovano in Brasile e ora devono sborsare sul posto 6.000 euro che non hanno a disposizione. La Freedays doveva riaprire dopo la pausa di Ferragosto ed invece è rimasta chiusa. I telefoni dell'agenzia squillano a vuoto, come pure il cellulare di Giuseppe, che doveva essere l'interfaccia degli acquirenti.

Nel pomeriggio di ieri la titolare dell'agenzia, Brunella Napolitano, ha provato a spiegare cosa stesse succedendo con una nota pubblicata sul suo profilo Facebook: «Per problemi amministrativi e di natura contabile non possiamo allo stato provvedere alla consegna dei voucher. Ci scusiamo per l'accaduto. Appena ci sarà possibile provvederemo nei limiti del possibile a rimborsare quanto da noi dovuto». Contattata via chat, ha spiegato che loro stessi sono stati vittime di un tour operator fallito lo scorso luglio. Finché hanno potuto, secondo il suo racconto, hanno provato a coprire con i soldi propri le prenotazioni già prese e, nelle ultime ore, a garantire almeno i voli aerei di chi doveva rientrare, ma non ce l'hanno fatta a fare fronte alle ingenti cifre dovute. «Non siamo ladri, siamo brava gente e non dovevamo trovarci in questa situazione», ha concluso la Napolitano, spiegando di aver già subito un enorme danno economico e di immagine dalla vicenda «da cui non ci riprenderemo più».
«Ai miei amici non interessa il rimborso spiega Francesco, al quale un gruppo di persone bloccati a Rio de Janeiro hanno chiesto un aiuto vogliono solo trovare una soluzione immediata, visto che si trovano fuori dall'Italia e non sanno come rientrare».
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