Zecche e cimici nell'hotel di Napoli
la vacanza da incubo degli spagnoli

Zecche e cimici nell'hotel di Napoli la vacanza da incubo degli spagnoli
di Aldo Padovano
Martedì 13 Settembre 2016, 21:55
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«Napoli e la sua gente bellissima. Alcuni alberghi però…». Intitola così il suo video denuncia Martin Martin Mendez, turista catalano in vacanza a Napoli assieme alla compagna Barbara lo scorso mese di febbraio. Un soggiorno di 4 giorni che ha fatto definitivamente innamorare i due turisti spagnoli della gente, dei paesaggi e della cucina napoletana. Unica pecca? L’albergo. I due avevano prenotato una stanza in un hotel a due passi da piazza Garibaldi. «Un vero inferno in questa maledetta stanza», come lo stesso Martin definisce il suo pernottamento in albergo.

Durante il soggiorno, infatti, il turista catalano è stato punto più volte da cimici o zecche, probabilmente annidati nelle coperte o nei materassi della sua stanza. Punture che lo hanno portato a visite quotidiane alla guardia medica di Napoli e in alcune farmacie del posto. Ricevendo la solidarietà e soprattutto l’indignazione di quanti napoletani e campani erano offesi per l’accoglienza riservata ai turisti spagnoli. Un’accoglienza alberghiera caratterizzata da muffa, sporcizia e umidità, sia nella stanza che nel resto dell’albergo, come mostrato dai due video realizzati dal turista catalano. Uno interamente girato nella sua stanza che dimostra lo stato di deterioramento dei letti e le infiltrazioni presenti nel bagno e nel resto della stanza. Il secondo video, invece, riprende tutti gli altri ambienti dell’albergo.

Il turista catalano riprende con la sua fotocamera i particolari della sala ristorante, lo stato di sporcizia delle cucine e del bar, le innumerevoli norme di sicurezza violate. Fili e tubature marce che cascano dalla controsoffittatura caratterizzata, inoltre, da ampie macchie di muffa e ingenti infiltrazioni. «Torneremo sempre a Napoli – ha più volte affermato Martin – Sono innamorato della città, della regione Campania e della sua gente. Amo la sua cucina e il suo modo passionale di vivere ogni momento della giornata. Spero solo che alberghi e persone come queste non continuino a rovinare una bellezza indescrivibile come Napoli».
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