Apre ai turisti la raccolta di ex voto
nel Santuario di Madonna dell’Arco

Apre ai turisti la raccolta di ex voto nel Santuario di Madonna dell’Arco
di Daniela Spadaro
Lunedì 28 Novembre 2016, 19:00
2 Minuti di Lettura
È la più ricca e più antica raccolta di ex voto al mondo, quella ospitata nel museo domenicano del Santuario di Madonna dell’Arco. Tra gli ottomila «pezzi», alcuni dal valore storico inestimabile, si può percorrere così l’evoluzione della società campana (e non solo) in un percorso che è ormai da anni oggetto di studio da parte di sociologi e antropologi. Dai ceri giganti che un turco di nome Mustafà volle regalare alla Madonna nel 1600, ai guanti che il campione olimpico Patrizio Oliva ha portato in convento nel 1981. Nelle teche, insieme con cammei e gioielli preziosi, siringhe e aghi in argento od oro di fedeli scampati al tunnel della droga, un dollaro usato per «tirare» cocaina e in seguito testimonianza di una promessa: mai più droga. E poi manette portate fino all’altare da ex carcerati alla «Mamma dell’Arco» che ogni anno – nel giorno del Lunedì in Albis – attira a sé centinaia di migliaia di fujenti in pellegrinaggio; ancora coltelli, pistole e fucili testimonianza di rinuncia ad una vita violenta. Perché le Grazie che il popolo dei fedeli chiede, e talvolta riceve, riguardano guarigioni di ogni specie, fisiche o morali. 

Da giovedì, e fino al giorno dell’Epifania, l’ingresso nel museo sarà consentito ogni pomeriggio (anche al mattino nei giorni festivi), grazie all’evento che per più di un mese attirerà in Santuario turisti da tutta la Campania, in un percorso di fede, arte, storia, spettacolo che per la comunità domenicana non ha precedenti. Le mura del Santuario si apriranno al progetto «Natale Mariano», accogliendo non solo i fedeli ma le imprese del territorio, in un’idea dell’associazione «Girando intorno al Vesuvio» a cui ha aderito il giovane priore padre Alessio Maria Romano. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA