Arrivano le api sentinelle
nella Reggia di Carditello

Arrivano le api sentinelle nella Reggia di Carditello
Martedì 23 Maggio 2017, 21:27
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Saranno le api a monitorare la qualità dell'ambiente attorno alla Reggia di Carditello, sito borbonico che si trova nel comune di San Tammaro, in un'area degradata dove sorgono numerose discariche pubbliche ormai chiuse. È stata infatti inaugurata la centralina di biomonitoraggio per il controllo della qualità ambientale, ovvero delle arnie; l'iniziativa è stata voluta fortemente dalla Coldiretti, che di recente ha siglato un protocollo di intesa con la Fondazione Real Sito di Carditello, e rientra nel Progetto CARA Terra, già vincitore dell'Oscar Green Nazionale, il cui obiettivo è dimostrare che l'economia rurale, quando è sostenibile, può avere anche una importante valenza di carattere sociale.

Le api di Cara Terra nel loro quotidiano bottinare in un ampio raggio di azione (almeno 3 km intorno alla Reggia) perlustreranno costantemente l'aria, l'acqua e la vegetazione fungendo da specie indicatrice (la cui presenza o assenza può essere associata ad un determinato tipo di inquinamento), bioindicatore vero, capace di manifestare modificazioni morfologiche in base alla presenza di inquinanti, bioaccumulatore (che accumulano gli inquinanti nei loro tessuti e organi) e biocollettore (concentrano particolari inquinanti nei prodotti). Periodicamente i tecnici del CoNaProA - Consorzio Nazionale Produttori Apistici - che gestiscono la centralina, preleveranno campioni di cera, miele ed api, da analizzare in laboratorio, per monitorare la presenza dei metalli pesanti, in particolare di cadmio e piombo che sono inseriti nella lista europea degli inquinanti per i quali è richiesta una priorità di indagine. Il Direttore della Coldiretti Caserta, Angelo Milo, ha spiegato che «il progetto è inserito in un più ampio programma finalizzato alla valorizzazione del Real Sito di Carditello e dei suoi risvolti storici, culturali ed ambientali. La Reggia può diventare il simbolo dell'innegabile legame che tiene uniti, a Caserta, l'agricoltura con le tradizioni e la storia».

Gennaro Granata, vice-Presidente del CoNaProA, ha invece ribadito che «le api di Cara Terra, di cui ci possiamo fidare, essendo esseri incorruttibili e, quindi, assolutamente attendibili, concorreranno a dimostrare che il territorio casertano, dal punto di vista agroalimentare il più controllato al mondo, è salubre - ossia non presenta ordinariamente livelli di inquinanti pericolosi per la salute pubblica - né più né meno dei territori limitrofi che godono, invece, di immacolata fama di salubrità».
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