Mattarella a Pompei sotto la pioggia: «La cultura occasione di sviluppo per il Sud». Poi la visita al Santuario| Foto e Video

Mattarella a Pompei sotto la pioggia: «La cultura occasione di sviluppo per il Sud». Poi la visita al Santuario| Foto e Video
di Gaty Sepe e Ilenia De Rosa
Sabato 14 Maggio 2016, 09:26 - Ultimo agg. 15 Maggio, 11:23
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A due mesi dall'allestimento, si inaugura oggi a Pompei, alla presenza del capo dello Stato Sergio Mattarella e del ministro per i Beni culturali e il Turismo Dario Franceschini, la mostra dedicata ad Igor Mitoraj, l'artista franco-polacco che in Italia aveva un'altra patria, scomparso nel 2014. Una visita che consacra l'attenzione del Paese per il rilancio del sito archeologico che appena qualche anno fa, nel pieno della scandalosa stagione dei crolli, aveva fatto gridare un indignato «Vergogna» all'allora capo dello Stato Napolitano. Il presidente Mattarella è arrivato in una Pompei blindata poco dopo le undici, a bordo di un'auto a Villa dei Misteri, per ammirare le meravigliose sculture monumentali di Mitoraj. 

«Ogni investimento in cultura è ben speso perché è investimento per il paese che crea ricadute di crescita economica». Ha sottolineato poi il presidente della Repubblica Mattarella, appena giunto a Pompei in occasione dell'apertura della mostra di Igor Mitoraj. Il presidente, che è in visita con il ministro Franceschini, ha lodato l'allestimento e il successo del grande progetto Pompei. «Il nostro paese - ha detto il presidente - ha il più grande patrimonio artistico al mondo tutelare e valorizzare è un dovere».

«La pioggia - ha detto il presidente - rende la suggestione di Pompei come una città che vive. Questa mostra è una straordinaria combinazione tra antichità e contemporaneità. Una città di duemila anni fa e un artista dei nostri tempi le cui opere a Pompei sembrano nella loro collocazione naturale. Ciò dimostra che la cultura non ha tempo e non ha confini. Ci resta l'unico rammarico - ha concluso Mattarella - che Mitoraj non abbiamo potuto vedere realizzato questo suo sogno».

Il programma presidenziale prevedeva inizialmente anche una visita nell'area archeologica e alle domus - Efebo, Menandro, Paquio Proculo, tra le altre - lungo via dell'Abbondanza, ma la pioggia ha determinato una modifica del programma: prima la presentazione della mostra all'Auditorium «Mitoraj a Pompei», poi la visita agli scavi, che a causa del maltempo è stata molto più breve del previsto. 

«Le sculture di Mitoraj stanno splendidamente in questo luogo. Il sogno di Mitoraj era quello di esporre a Pompei ma purtroppo lui se n'è andato. Questa mostra unisce l'antico all'arte contemporanea» ha commentato anche il ministro Franceschini. 

Il ministro Franceschini inoltre ha ricordato che dopo anni di tagli il nostro paese ha ricominciato ad investire in cultura: «Oggi l'Italia può dire che il bilancio dei beni culturali è aumentato del 36 per cento nel 2016 rispetto al 2015 con investimenti fino a due miliardi dopo essere stato per molto tempo sotto il miliardo e mezzo. Pompei nel 2015 ha fatto 3 milioni di visitatori e la tendenza è in aumento. Adesso la sfida è rilanciare le aree urbane intorno al sito archeologico. «I miei predecessori, invece, hanno avuto l'ingrato compito di giustificare i tagli al Ministero della Cultura. Il primo maggio - ha ricordato ancora Franceschini - si è aggiunta la deliberazione Cipe che ha individuato più di 33 grandi progetti del paese che aspettavano da anni risorse per essere completati». Tra questi, ha concluso, ci sono «anche risorse per Pompei».
 


Terminata la visita agli Scavi di Pompei, abbreviata a causa del maltempo, il presidente Mattarella si è recato alla Basilica dedicata alla Beata Vergine del Santo Rosario per una visita privata. Il Capo dello Stato è stato accompagnato dall'arcivescovo Tommaso Caputo e dal rettore del Santuario, don Mocerino. A quanti gli hanno chiesto di rivolgere un augurio alla città di Napoli Mattarella ha risposto «Lo faccio costantemente». Subito dopo ha lasciato la città in elicottero.

«Oggi è una giornata molto importante perché conferma la rinascita di Pompei, che è stata per alcuni anni nel mondo sinonimo di negatività. Sembrava impossibile una stagione di riscatto, invece il riscatto c'è stato». Lo ha detto il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, a Pompei al termine della cerimonia per l'inaugurazione della mostra delle opere di Igor Mitoraj negli scavi archeologici. «Pompei - ha concluso Franceschini - è il luogo in cui la collaborazione tra istituzioni ci ha consentito di adempiere alle modalità concordate con l'Unione Europea, e ci ha consentito di mostrare che, lavorando insieme con convinzione, il quadro cambia completamente. Questi ci permette di restituire Pompei al mondo come uno dei luoghi più straordinari e unici, motivo di orgoglio del paese».