Capodimonte, 30 milioni in arrivo per museo e bosco. Bellenger ringrazia Franceschini

Capodimonte, 30 milioni in arrivo per museo e bosco. Bellenger ringrazia Franceschini
Lunedì 2 Maggio 2016, 19:41
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«Felice che il ministro Franceschini abbia apprezzato e premiato il progetto, frutto di lavoro di pianificazione di tutta la struttura, che punta a modernizzare il Museo e a tutelare e vivificare il Bosco mettendo pubblico e didattica al centro del museo». Il direttore di Capodimonte Sylvain Bellenger, in questi giorni a Parigi per le trattative per una prossima mostra a Capodimonte, ringrazia il ministro per i 30 milioni destinati al suo museo dal piano della cultura varato dal Cipe, e sottolinea: «Dopo il primo tassello della navetta di collegamento tra la città e la Reggia, appena inaugurata, tutto il nostro masterplan è incentrato ad avvicinare i visitatori alle opere, valorizzandole attraverso itinerari storico-artistici accessibili ad ogni tipo di pubblico, reinterpretando e riallestendo le collezioni».

L'implicazione emotiva del visitatore e altri aspetti «come il divertimento, la contemplazione o la curiosità - spiega il direttore francese - saranno al centro dell'interpretazione della collezione. In particolare a Capodimonte vogliamo recuperare il rapporto tra la Reggia e il Parco, eliminando i cancelli nel cortile, tenendo le finestre prive di tendaggi e coi vetri trasparenti nelle sale della pinacoteca che saranno ridipinte con i colori originali e allestite in modo che i quadri possano essere visti, ma soprattutto goduti, sia con la luce naturale sia con quella artificiale, il cui impianto nel museo è da modificare».
Il progetto, precisa, prevede in parte il recupero dell'allestimento dell'architetto Ezio De Felice, degli anni '50, «con la fruizione della splendida terrazza sul tetto, del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe e altri gioielli della collezione Farnese, oggi purtroppo aperti solo su richiesta. E tutto ciò, senza dimenticare la collezione contemporanea che fa di Capodimonte l'unico museo di arte antica con una collezione così prestigiosa e che dialogherà con le altre opere presenti e con il Parco. Ci sarebbero ancora molte altre cose da dire - conclude - ma non voglio privare i prossimi visitatori delle scoperte che li aspettano». 
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