Ciccio Merolla giovedì ad Ercolano: «La musica per lenire il dolore di questa terra»

Ciccio Merolla giovedì ad Ercolano: «La musica per lenire il dolore di questa terra»
di Antonio Cimmino
Martedì 18 Luglio 2017, 11:58
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Ercolano. Il Rap sound ed il fascino del Miglio d'Oro, con una dedica speciale al Vesuvio ed una riflessione sulle vicende di questi giorni. Il percussionista e cantante partenopeo Ciccio Merolla giovedì 20 luglio nel parco sul mare di Villa Favorita, ad Ercolano, farà tappa per il Festival delle ville Vesuviane, promosso dalla Fondazione Ente Ville Vesuviane con il contributo della Regione Campania, con «Rap Sound e Miglio d'Oro»: ritmi e rime in un live tra suoni mediterranei ed il linguaggio dei nuovi poeti metropolitani, con ospiti d'eccezione in duetti anche inediti ( Dj Uncino, La Pankina Crew, PeppOh, Oyoshe, Massimiliano Jovine, Speaker Cenzu, Lucariello, Carmine ‘o Rom). 

Ad accompagnare il percussionista e cantante assieme ai suoi numerosi amici, ci sarà la band formata da Antonio Esposito (batteria), Giuseppe Spinelli (chitarre) Dario Spinelli (basso), Oluwong (dubmaster), Gianfranco Campagnoli (tromba). La serata sarà all’insegna dei suoni mediorientali e dei ritmi africani interpretati nel linguaggio “napulegno doc” griffato Ciccio Merolla, per un sound totalmente nuovo tra atmosfere etniche e la vita di strada. Per questo live (targato Jesce Sole & Aperipark) è stato messo a punto un set originale elettroacustico capace di fondere i groove dell’hip hop con il calore dei suoni etnici da sempre amati e approfonditi dal musicista. 
 
Si spazierà dai successi come Femmena Boss,  ‘O Pitbull, Guerra e  Fratamme’, fino al  tormentone della scorsa estate ’O Bongo (il cui video è diventato un vero e proprio caso mediatico, campione di visualizzazioni sul web e condiviso in ogni angolo del pianeta) e agli omaggi a Renato Carosone con la versione originale di Caravan Petrol e la nuovissima cover del brano ‘O Gigante da Muntagna, classico della canzone partenopea, tristemente attuale a causa dei roghi sul Vesuvio.
 
«In un momento così delicato per la nostra terra - afferma Merolla - suonare nell’area vesuviana, una zona di rara bellezza, ricca di storia e cultura, che sta vivendo un momento di grande difficoltà in cui gli animi sembrano essere preda di sconforto, la musica mi appare come un momento di magia capace di lenire il dolore della terra che arde, di noi tutti che sembriamo inermi di fronte a queste grandi ingiustizie, ma che non possiamo arrenderci». 
 
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