Eleonora Pimentel Fonseca, l'eroina
del 1799: la rivoluzione al femminile

Eleonora Pimentel Fonseca, l'eroina del 1799: la rivoluzione al femminile
Mercoledì 29 Marzo 2017, 21:30 - Ultimo agg. 30 Marzo, 15:01
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Eleonora Pimentel Fonseca sbarca a Scampia. Il Teatro Area Nord, infatti, presenta sabato e domenica (1 e 2 aprile) lo spettacolo, reduce dal grande successo dello scorso anno «Eleonora Pimentel Fonseca, con civica espansione di cuore» per la regia di Riccardo De Luca. La profonda coscienza civile dell’eroina rivoluzionaria si fa spazio nel cartellone del teatro di Piscinola che, non a caso, ha intitolato la stagione 2016/2017 «Rassegna di Teatro Edificante», a sottolineare specie nei teatri «di frontiera», l’importanza del momento formativo, la possibilità di costruire proprio in teatro riferimenti etici e civili.

Frutto della trascrizione scenica di romanzi -
«Cara Eleonora» di Maria Antonietta Macciocchi, «Il resto di niente» di Enzo Striano - e documenti storici tra cui «Il Monitore Napolitano» e il «Manoscritto del processo di separazione», lo spettacolo narra dei fatti napoletani del 1799 con al cuore la meravigliosa figura di Eleonora Pimentel Fonseca, cercando di rivivere quei drammatici avvenimenti con un approccio di spettacolarità che tocca generi diversificati: drammatici, comici, coreografici e musicali. Napoli tardo settecentesca, ricca di umori e fremiti libertari, è teatro dell’unica rivoluzione mai attuata in Italia e consumata con il crollo della generosa Repubblica Napoletana. Eleonora giacobino appassionato, “rea di stato”, martire politico.

Eleonora intellettuale, fondatrice del “Monitore” della Repubblica, ma anche Eleonora moglie sofferta, madre negata, rievocata dunque non solo come simbolo di un’epoca e di un ideale ma anche nel suo essere donna.
E quindi "uomo". La nascita di una grande coscienza, quella di Eleonora Pimentel Fonseca, assieme alla nascita della Repubblica Napoletana, fonti e progetti di una coscienza collettiva civica che sarebbe oggi semplicemente rivoluzionaria per una collettività che non la possiede ancora: quella napoletana, quella italiana, quella europea.


«Stroncati ieri come oggi dall’egoismo, dal reazionarismo, dal banditismo, dal fondamentalismo, capitalistico e religioso - dice De Luca - Una coscienza civile, politica, sociale che possedevano Eleonora e i suoi compagni cittadini della Repubblica partenopea. Che sarebbe ora con urgenza ci corressimo dietro come loro corsero perdendoci la vita. Con il cuore. Con civismo. Con civica espansione di cuore».

Con Annalisa Renzulli (nel ruolo di Eleonora Pimentel Fonseca) e Riccardo De Luca, Francesca Rondinella, Gino Grossi, Salvatore Veneruso, Marianna Barba, Dario Barbato, Lucrezia Delli Veneri. Lo spettacolo patrocinato da vari Enti e Istituzioni tra cui l’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli, l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e il Consolato del Portogallo, sarà in repliche sabato 1 aprile ore 20.30 e domenica 2 aprile ore 18 al Teatro Area Nord (Via Nuova dietro la vigna 20, Napoli. Info e prenotazioni: 340.1098705/333.5496507).
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