«Iocisto», in piazza la libreria di tutti:
tessera 1500 all'avvocato Marotta

«Iocisto», in piazza la libreria di tutti: tessera 1500 all'avvocato Marotta
di Ugo Cundari
Venerdì 22 Luglio 2016, 10:01 - Ultimo agg. 10:47
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Due anni dopo, di fronte al plotone di volontari che porta avanti l'attività, il condottiero Alberto Della Sala ricorda quel pomeriggio dell'inaugurazione di Iocisto, la prima libreria in Italia ad azionariato popolare. «Aprimmo sulla scia della rabbia, fu una sommossa popolare spontanea. Il Vomero aveva perso anche Loffredo, e noi non riuscivamo ad accettare un quartiere senza più librerie, così aprimmo prima ancora di ricevere i libri ordinati, e il primo giorno avevamo sugli scaffali solo una copia di Cent'anni di solitudine di Garcia Marquez.
 
 

Oggi, dopo due anni, abbiamo disponibili quasi quindicimila titoli. Eravamo trecento soci, oggi millecinquecento» dice Della Sala, storico libraio napoletano alla guida fin dal primo giorno di Iocisto, che ieri ha festeggiato il secondo compleanno. E nella serata di festa, organizzata in piazza e scandita dalla musica di Giovanni Block, che ha presentato per l'occasione il suo ultimo disco S.p.o.t., e dalle voci degli attori Rosaria De Cicco e Lucio Allocca, la tessera di socio numero 1500 è stata consegnata «honoris causa» a Gerardo Marotta, fondatore dell'Istituto italiano per gli studi filosofici.

Motivazione ufficiale: «aver coniugato la vita con l'amore per la cultura e per i libri, aver nutrito e difeso strenuamente l'idea di una Napoli capitale non del malaffare ma del sapere». Il riconoscimento l'ha ritirato il figlio Massimiliano, che ha sottolineato quanto il padre «sia stato contento, lui che è nato vomerese e ha sempre combattuto perché il suo quartiere, e tutta la città, fossero riconosciute come zone ad alta e pericolosa attività culturale». Tra chi ha voluto portare il suo personale omaggio o la sua testimonianza durante la serata, si sono visti anche giornalisti, editori, scrittori, attori di teatro, politici. Tra questi ultimi, l'assessore alla cultura Nino Daniele («una libreria così innovativa poteva nascere solo a Napoli»), e l'assessore all'Istruzione del Comune, Annamaria Palmieri: «il grande merito di questa libreria è di saper coniugare la valorizzazione del libro inteso nel senso più classico del termine a una capacità di comunicazione tramite forme contemporanee, il che attrae anche i giovani».
Tra gli editori, il primo ad arrivare è Guida, poi Cuzzolin, Gaffi, Aldo Putignano per Homo Scrivens, Musella per Kairos, tra gli attori Annalisa Renzulli, che ha rappresentato in teatro nell'omonima opera Eleonora Pimentel (senza acca) Fonseca, tra gli scrittori, Silvio Perrella, Enza Alfano. «Ma Iocisto rimane la libreria di tutti, di proprietà dei napoletani, aperta e gestita da napoletani, nella quale lavorano volontariamente un centinaio di persone e dove si presentano libri, si realizzano laboratori, gruppi di lettura, si vedono film, spettacoli musicali e teatrali. Insomma si sta insieme e si fa cultura» sottolinea Claudia Migliore, presidente dell'omonima associazione. D'altra parte, dice Migliore, «due anni possono essere pochi, ma per noi sono molti, soprattutto per l'intensità con la quale li abbiamo vissuti». E la precisazione doverosa, ripetuta anche da molti altri soci, è che chi sta dietro questa libreria non è un imprenditore, che il fine non è il lucro, basta arrivare al pareggio di bilancio ogni anno.

Presenti anche tutti gli ottanta volontari di ogni età, dai 18 ai 70 anni, che ogni settimana regalano dall'una alle sei ore del loro tempo alla libreria. Tra questi, Cristina, 25 anni, studentessa universitaria: «qui il tempo che investiamo nella libreria non si perde, si spende, e nel migliore dei modi. Mi piace consigliare i libri e anche farmeli consigliare dai miei colleghi volontari». Bernardina, 55 anni, volontaria della prima ora, insegna tra scuola e università, ma ammette che «far parte di un progetto di cultura così alternativo è gratificante quanto insegnare ai ragazzi l'amore per la lettura». Ieri è stata anche l'occasione per lanciare l'iniziativa di «buoni del tesoro libraio», ossia buoni sconto da regalare e spendere, e per annunciare un'apertura straordinaria a settembre, da mezzanotte, per essere la prima libreria italiana a vendere il nuovo libro di Harry Potter. Per il futuro vorremmo fare un'inversione di percorso. Diventare più libreria classica, andare nella direzione dove oggi nessun libraio ha il coraggio di tornare» dice Della Sala, convinto che con il passare del tempo l'amore per la carta, per il contatto fisico con le copertine, sia destinato ad aumentare. «In un mondo sempre più virtuale si riscoprirà il contatto fisico, anche con il libro, e noi dobbiamo essere i primi a capirlo».
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