«L'Italia di Adriano Olivetti»
raccontata da Saibene

«L'Italia di Adriano Olivetti» raccontata da Saibene
Mercoledì 24 Maggio 2017, 12:34
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C’è stato un tempo in cui agli scrittori veniva offerto di diventare amministratori delegati di una multinazionale con decine di migliaia di lavoratori. C’è stato un tempo in cui in una cittadina all’imbocco della Valle d’Aosta un’azienda accoglieva giornalisti, poeti, scrittori, architetti, psicologi e sociologi per immaginare e progettare una società diversa, migliore. Era l’Italia di Adriano Olivetti.  Dal libro "L'Italia di Adriano Olivetti" di Alberto Saibene (Edizioni di Comunità) emergono le diverse fasi della vita di Adriano Olivetti: l’iniziale interesse politico, la scoperta dell’America e di una civiltà industriale, la riorganizzazione dell’azienda familiare nel confronto col padre Camillo negli anni del fascismo, la pausa forzata tra 1944 e 1945 con la stesura di L’ordine politico delle Comunità, il ritorno a Ivrea e la creazione di un’azienda globale ante litteram, il lavoro culturale e sociale degli anni Cinquanta e l’esperienza del Movimento Comunità, la presenza di Olivetti nel Mezzogiorno con l’inaugurazione nel 1955 della fabbrica di Pozzuoli.

Saibene, storico della cultura, lavora tra editoria, cinema e organizzazione culturale, ha curato le antologie di scritti di Adriano Olivetti Il mondo che nasce e Città dell’uomo. Alla presentazione oggi, mercoledì 24 maggio, ore 17,30, alla Libreria Ubik in via Benedetto Croce, interverranno con l'autore, Francesco De Core e Paolo Macry e ci sarà una testimonianza di Giancarlo Cosenza. 
 
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