«La gatta Cenerentola assassina per amore» al Tin per celebrare il regista Del Grosso

«La gatta Cenerentola assassina per amore» al Tin per celebrare il regista Del Grosso
Domenica 26 Marzo 2017, 12:03
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L’Accademia Vesuviana del Teatro di Gianni Sallustro con il T.I.N. (Teatro Instabile Napoli) presentano “La gatta Cenerentola…assassina per amore”. Lo spettacolo che si terrà dal 29 marzo alle ore 21,00 al teatro T.I.N. (vico Fico Purgatorio ad Arco, 38) intende celebrare i cinquanta anni di attività del registaMichele Del Grosso, fondatore nel 1967 del teatro T.I.N.

 L’“Accademia Vesuviana del Teatro di Gianni Sallustro”, dopo “Razzullo e Sarchiapone sott’ o tendone”, “Mater Camorra”, “Caravaggio”, “La moglie ebrea” porta in scena, in collaborazione con il T.I.N. (Teatro Instabile Napoli) di Michele Del Grosso, per realizzare lo spettacolo teatrale “La gatta Cenerentola…assassina per amore”, per la regia di Michele Del Grosso.

Un misterioso personaggio piomba nel tendone di un circo. Ovunque egli si volti vede l’immagine di una gatta rossa che sembra ricordargli qualcosa. É il famigerato Giambattista Basile interpretato dall’attore Gianni Sallustro. Così comincia il nuovo spettacolo di Michele Del Grosso che, in omaggio alla sua gatta Milva, sceglie tra i cunti di Basile proprio La gatta cenerentola. Il regista, pur conservando intatta la lingua dell’autore, con il sottofondo di un violino (suonato dalla musicista Claudia Delli Santi), mette in scena la storia in un tendone da circo. A “cuntare” sono dei fenomeni da baraccone (Paola Maria Cacace, Angela Dionisia Severino, Stefania Spanò) che, per quanto siano mostruosi e deformi come le cuntiste del principe Tadeo, incantano gli spettatori con le loro narrazioni immaginifiche.

La poetica di Del Grosso torna prepotentemente sui temi a lui cari: lo zoomorfismo, la visceralità dei sentimenti e la potenza del femminile. La rappresentazione infatti è dedicata a tutte le donne ma, nello specifico, ad Adriana Basile, la sorella di Giambattista a cui si deve la pubblicazione dei cunti dopo la morte dell’autore. Le parole del Seicento si fanno strumento di rievocazione e le immagini che prendono vita dalle mani delle cuntiste diventano simboli senza tempo. Gli spettatori assisteranno ad una sfida tra i mostri: chi sarà a saper meglio cuntare sotto la frusta della feroce domatrice (interpretata da Gianni Sallustro) nonché matrigna della favola?
Lo spettacolo è musicato dal violino di Claudia Delli Santi.
 
 
L'accademia vesuviana del teatro

L’Accademia Vesuviana del Teatro nasce nel 2007ad Ottaviano dal bisogno concreto di offrire un servizio mai proposto fino a quel momento nel territorio vesuviano; far vivere il teatro, il cinema, la musica, la danza non più solo come passatempo o hobby, ma come arte da valorizzare e da affinare. Per questo, la scuola fondata da Gianni Sallustro offre una formazione professionale qualificata: una preparazione a tutto tondo da cui prende forma la figura di un artista che, con consapevolezza, dà voce alle sue capacità espressive. L’allievo viene immerso in un percorso completo teorico-pratico che spazia dall’arte drammatica allo studio del parlato, dal mimo alla danza, dal canto alla regia. In questo modo, impara ad usare al meglio i propri mezzi: mente (intelligenza), cuore(sentimento), corpo(espressione) e voce (comunicazione)
Dal 2007 (anno di fondazione), diversi sono i riconoscimenti avuti:
-Nel 2012 Attestato di benemerenza per la legalità della Polizia di Stato
-Nel 2014 Medaglia Aurata al merito dalla Norman Academy
-Nel 2015, entra a far parte della Biblioteca digitale sulla camorra e cultura della legalità dell’Università degli Studi di Napoli Federico II
 
Contatti:
Accademia Vesuviana del Teatro
Via Ferrovie dello Stato 85, Ottaviano(Na)
www.accademiavesuvianadelteatro.it
Info: 081 528 94 61 – 331 35 32 13
 


Michele Del Grosso e il Teatro Instabile

Michele Del Grosso  è fra i più vivaci animatori della scena teatrale italiana fra gli anni '60 e gli anni '80, la sua attività teatrale spazia dalle avanguardie storiche degli anni Sessanta al lavoro di attualizzazione di autori classici che vanno da Bertolt Brecht a Raffaele Viviani. Nel 1967 Michele Del Grosso fonda a Napoli il Teatro Instabile Napoli (Tin) sul lato basso di via Martucci, in una zona alto-borghese ed elegante della città.
In quel piccolo spazio semiclandestino transiteranno giovani artisti di talento, fra cui Roberto De Simone, la Nuova Compagnia di Canto Popolare, Peppe Barra e Concetta Barra, Pino Daniele, Edoardo Bennato,  Franco Battiato, Francesco De Gregori, Antonello Venditti. Fra i primi lavori messi in scena, alla fine del 1967, il provocatorio Ubu S.p.A., liberamente tratto da Ubu re di Alfred Jarry, in cui recita un giovanissimo Franco Javarone. Fra il 1968 e il 1969 il Teatro Instabile accoglie alcune delle più significative esperienze internazionali del momento: The Open Theater con The serpent e The mask, Les Theatreaux Libres di Ginevra con Quo vadis?, l'International Workshop Theatre con Populorum progressio. Nel novembre 1969 Del Grosso è fra gli artefici di una storica tournée italiana del Living Theatre: al Teatro Mediterraneo va in scena Paradise Now in una serata memorabile che attraversa lo straordinario fermento culturale della scena napoletana dell'epoca. L'attività del Teatro Instabile prosegue fino a metà degli anni Settanta. Nel 1980 Del Grosso fonda il Tenda Teatro 80, un circo itinerante che porta il teatro nelle piazze; sotto il suo tendone avrà luogo anche una nuova performance del Living Theatre. Nel 2001 rifonda il Teatro Instabile nel cuore del centro antico di Napoli, dove si trova attualmente: in vico Fico del Purgatorio ad Arco lo spazio teatrale è alloggiato all'interno dello storico Palazzo Spinelli, in un'arena ellittica ipogea con gradinate, una singolare struttura che suggerisce una precedente destinazione mistico-esoterica del luogo, con le pareti ad opus reticulatum che testimoniano l'origine remota dell'edificio. Nel 2006 Del Grosso mette in scena la prima retrospettiva dedicata a Manlio Santanelli, che spazia nei primi venticinque anni della produzione del drammaturgo napoletano, culminando con la prima assoluta di Sei prime scene. Nel 2014 il regista Alessandro Chetta realizza il documentario Instabile, interamente dedicato alla «leggendaria figura di Michele Del Grosso».
 

Gli attori

Gianni Sallustro, attore e regista. Diplomato all’Accademia d’Arte Drammatica, diplomato in mimo corporeo e Maestro Internazionale di Commedia dell’Arte. Fondatore dell’Accademia Vesuviana del Teatro si è formato ed ha recitato in teatro, cinema e televisione con tantissimi registi tra cui: Antonio Capuano, Michele Del Grosso, Mariacristina De Miranda, Antonio Calenda, Guglielmo Guidi, Antonio Fava, Dario Fo, Matteo Garrone, Massimo Malucelli, M. Giordano, Emma Dante, Michele Monetta, Michele Placido, Bob Wilson, Philip Glass.
 
Angela Dionisia Severino, attrice e performer. Studia per 10 anni danza classica e moderna presso il Moma. Comincia a interessarsi al teatro con un laboratorio diretto da Raffaele Bruno, da cui nasce lo spettacolo 'Criature' portato in tournéè per le carceri della Campania. Segue per due anni la Scuola Elementare del Teatro di Davide Iodice. Dal 2014 è Arlecchino nella compagnia di Commedia dell'Arte di Luca Gatta. 
 
Paola Maria Cacace, attrice e performer. Diplomata all'Accademia d'Arte Drammatica del Teatro Bellini di Napoli nel 2013. Segue il lavoro di Chiara Guidi a Cesena e studia danza butoh con Marie-Thérèse Sitzia. Entra nella compagnia di commedia dell'arte di Luca Gatta. 
 
Stefania Spanò, attrice e performer. Ha partecipato in questi anni, tra gli altri, a produzioni quali I pedoni dell'aria/Holy Hole Collective (Italia/Germania) Stasera c'è spettacolo? To play! di Furino/Campili (Italia/Napoli teatro festival), Cimatica di Lifero Bestiario (italia/danimarca). Debutterà a maggio alla regia di uno spettacolo sulla traduzione dei cunti della sua famiglia. 
 
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