Nel libro Cortocircuito Mediterraneo (Alessandro Polidoro Editore) sono condensate le esperienze maturate in cinque Paesi rivieraschi (Tunisia, Grecia, Spagna, Slovenia e Croazia) raggiunti via mare e terra partendo da Napoli, luogo di formazione ed epicentro della narrazione.
Raccontando i "suoi" porti, Molino ricorda che alcune persone “vagano lungo queste piazze affacciate sull’orlo del mondo come le incerte figure dei metafisici spazi dipinti da Giorgio De Chirico un secolo fa. Persistono le loro ombre anche quanto materialmente non c’è nessuno. Donne e uomini, giovani e vecchi stanno lì, ognuno per proprio conto, a fissare le onde o le murate dei grandi scafi in attesa di qualcosa d’indefinibile, cercando una conoscenza impossibile al confine tra terra e mare. Per qualche minuto tornano, senza saperlo, nel grembo del Mediterraneo”.