La storia del babà nel libro di Annarita Siniscalchi

PIANO DI SORRENTO. Forse non tutti sanno che, secondo la tradizione, il babà è nato in Polonia e solo successivamente è diventato uno dei simboli della gastronomia napoletana e della capacità, tipicamente partenopea, di assorbire elementi di culture diverse. Anche di questo si discuterà domenica alle 17.30, nella sede dell'antica torrefazione "Maresca", in occasione della presentazione del libro di Annarita Siniscalchi dal titolo "Il babà - Re di Napoli e Sorrento" (Editrice Surrentum).

Il volume prende spunto dalla tesi in Antropologia dei simboli con cui Siniscalchi ha conseguito, nel 2011, la laurea in Scienze della comunicazione. Pagine che analizzano lo stretto rapporto tra cibo e cultura attraverso l'incredibile storia del babà: la leggenda vuole che, un giorno, l'infelice sovrano polacco Stanislao allontanò rabbiosamente il piatto in cui il maggiordomo gli aveva servito l'ennesima porzione di panettone con uvetta e canditi; quest'ultimo terminò la corsa contro una bottiglia di liquore, rovesciandola; prima che qualcuno potesse rimediare al disastro, il liquore inzuppò quel panettone dando così vita a uno dei dolci più amati di sempre.

Dalla Polonia il babà arrivò ben presto a Parigi, dove fu molto apprezzato dalla regina Maria Antonietta, e infine a Napoli, dove immediatamente spopolò sia negli ambienti aristocratici sia in quelli popolari. Da quel momento, come spiega Annarita Siniscalchi nel suo libro, quel "dolce immigrato" è assurto a simbolo della "città porosa", capace di imbibirsi di tutte le culture con le quali entra in contatto.

A presentare il volume insieme all'autrice saranno la scrittrice Cecilia Coppola, presidente dell'associazione culturale Cypraea, e Michele Gargiulo, patròn di quella torrefazione "Maresca" che rappresenta un esempio di impresa capace di coniugare tradizione familiare e innovazione. La manifestazione si concluderà con la degustazione di dolci e di caffè.