Le pareti delle domus dell'antica Pompei? Erano le bacheche «Facebook» dell'epoca

Graffiti social
Graffiti social
di Susy Malafronte
Venerdì 24 Febbraio 2017, 14:20
2 Minuti di Lettura
Pompei. Le mura delle domus della Pompei di duemila anni fungevano da «bacheca» social del 79 dopo Cristo. Una sorta di Facebook dell'epoca. Così tutti gli abitanti della Pompei romana potevano leggere i «post» - in modalità conversazione pubblica - delle dichiarazioni d'amore, dei tradimenti, di amori non corrisposti e delle dispute dei rivali in amore. 

La Soprintendenza, per narrare questi scorci di vita quotidiana della Pompei distrutta dal Vesuvio, ha pubblicato sul profilo Facebook istituzionale alcune delle storie che raccontano i muri della città archeologica. Come quella di Successo, Iride e Severo. Severo, mosso da gelosia e forse dopo qualche bicchiere di troppo, ha scritto sul muro di una caupona: «Il tessitore Successo ama la serva dell'osteria, di nome Iride, che non si cura per niente di lui, ma lui (continua) a corteggiarla e lei lo commisera. (Questo) scrive un rivale. Tanti saluti». 

Ma Successo, offeso per l'infamia, come in un moderno sistema di messaggistica istantanea, risponde sulla stessa parete: «Invidioso, poiché io ti picchierò duramente, non stuzzicare chi è più bello di te che è uomo violento e gagliardo». Ancora, Successo replica coraggiosamente «L’ho detto. L’ho scritto. Tu ami Iride che non si cura di te. a Successo come sopra. Severo». Non sappiamo, in realtà, come si concluse la lite. Il post è diventato virale con migliaia di like e visualizzazioni. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA