Mattarella ricorda l'avvocato Marotta
«Intellettuale generoso e raffinato»

Mattarella ricorda l'avvocato Marotta «Intellettuale generoso e raffinato»
Lunedì 24 Aprile 2017, 20:45 - Ultimo agg. 21:17
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«La recente scomparsa dell'avvocato Gerardo Marotta ha privato Napoli e l'intera cultura italiana di un intellettuale generoso e raffinato, di un prezioso costruttore di dialogo, di un meridionalista appassionato, di un organizzatore instancabile al servizio della diffusione e della crescita dei saperi». Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, in occasione delle manifestazioni, il prossimo 26 aprile, per ricordare i 90 anni di Gerardo Marotta (scomparso a gennaio), ha inviato un messaggio al figlio Massimiliano, presidente dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici. «L'iniziativa con la quale avete deciso di ricordarlo, - scrive Mattarella - nel giorno in cui avrebbe compiuto 90 anni, è particolarmente significativa: in questa occasione desidero esprimere a lei, agli altri familiari, a quanti hanno condiviso con Marotta riflessioni e passione sociale, la mia vicinanza e il mio incoraggiamento affinché la memoria diventi ancor più patrimonio comune e sia di stimolo per proseguire l'opera avviata dall'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici».

«L'Istituto è certamente l'eredità più concreta che Marotta ha lasciato alla sua città, assicurando così un enorme beneficio al Mezzogiorno e a tutto il Paese. Per l'Istituto ha impegnato energie creative e risorse personali, - ha ricordato Mattarella - superando le difficoltà più gravi con una dedizione a volte quasi eroica, e dimostrando così che è possibile, nel nostro tempo, dare alla cultura, allo studio, al pensiero, il valore della semina di un mondo migliore».

Per il Capo dello Stato «la vocazione umanistica di Gerardo Marotta può e deve diventare un esempio, anzitutto per i giovani, pensando ai quali è riuscito a formare negli anni una delle più grandi e ricche biblioteche italiane. L'amore per la filosofia - sottolinea Mattarella - in lui non è mai stato separato dalla ricerca di un confronto, dalla verifica con la realtà in cambiamento, dall'impegno per superare esclusioni, barriere, squilibri sociali». «Con l'augurio che Napoli sappia non soltanto tenere vivo il suo lascito intellettuale e civile ma ancor più sappia valorizzarlo, - conclude il Capo dello Stato - rivolgo il saluto più cordiale a tutti i partecipanti all'odierno convegno».

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