Kounellis, scomparso a 80 anni, ha amato Napoli e ha spesso esposto in città, dal museo Madre alla metropolitana, passando per la Casamadre di Cicelyn. Fu lui a inaugurare nel 1995 piazza Plebiscito come prima grande piazza italiana dedicata all’arte, attraverso la discussa installazione "Offertorio"; una lunga lastra di metallo da cui fuoriuscivano lingue di fuoco con più di duecento armadi che pendevano grazie alle funi sotto la volta di San Francesco di Paola. Il grande artista è ammirato anche nella stazione d'arte di piazza Dante della metro con la sua installazione sulla parete con le scarpe schiacciate dalle traversine dei binari.
Kounellis viveva e lavorava in Italia da quando aveva 20 anni.
Arrivò a Roma dalla Grecia nel 1956 per studiare all'Accademia delle Belle Arti. Esordì nel 1960 allestendo, sempre nella Capitale, la sua prima mostra personale alla galleria «La Tartaruga». Nel 1972 Kounellis partecipò per la prima volta alla Biennale di Venezia. Celebri le grandi mostre in Sud America, come quelle in Argentina (2000) e Uruguay (2001). Nel 2002, l'artista propose un'installazione di cavalli alla Whitechapel di Londra e, poco dopo, alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma costruisce un enorme labirinto di lamiera lungo il quale pone, quasi fossero altrettanti approdi, gli elementi tradizionali della sua arte, come le «carboniere», le «cotoniere», i sacchi di iuta e i cumuli di pietre.