Napoli, nasce il Festival della Cinegustologia
Dall'8 Dicembre all'8 Gennaio un mese di eventi

Napoli, nasce il Festival della Cinegustologia Dall'8 Dicembre all'8 Gennaio un mese di eventi
Venerdì 25 Novembre 2016, 13:40
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Conferenze, degustazioni, laboratori, proiezioni, spettacoli e visite guidate. Sono gli ingredienti del primo Festival italiano della Cinegustologia che nasce a Trevico, il centro abitato più alto del Mezzogiorno peninsulare. Un borgo medievale dell’alta Irpinia, incastonato tra Campania e Puglia a 1094 metri di altezza, che ha dato i natali (il 10 Maggio del 1931) ad Ettore Scola, che ha celebrato il suo legame con la città nel film “Trevico - Torino. Viaggio nel Fiat-Nam”, divenuto un simbolo negli anni 70’ delle narrazioni cinematografiche dell’emigrazione dei giovani meridionali verso le grandi fabbriche del Nord.


Oggi ad oltre 40 anni da quella pellicola del 1973, una delle grandi testimonianze dell’impegno civile del cinema di Scola, e ad appena 10 mesi dalla morte del regista irpino (il 19 Gennaio 2016) la sua città natale lo celebra dedicando interamente alle sue opere il primo Festival italiano della Cinegustologia, un nuovo modo di fruire il cinema attraverso le analisi del gusto ideato da Marco Lombardi, docente di Cinema ed Enogastronomia in alcune delle principali Università italiane, dallo IULM di Milano alla Sapienza di Roma, dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli.


E proprio l’Ateneo napoletano, sede della prima Scuola di Cinema e Televisione universitaria del Mezzogiorno, ha ospitato la conferenza stampa di presentazione della prima edizione di un Festival del Cinema, che grazie al finanziamento del POC Campania 2014-2020 e alla collaborazione con i Comuni di Vallesaccarda e di Zungoli sarà anche una straordinaria vetrina delle eccellenze enogastronomiche e paesaggistiche dell’intero territorio irpino della Baronia. “Gli studi universitari più recenti ed avanzati in materia di turismo e le statistiche più aggiornate sui flussi turistici - ha spiegato Roberto Conte, direttore scientifico del Festival della Cinegustologia - dimostrano in modo inequivocabile che oggi il turista si sposta quasi esclusivamente in quei territori che riescono a stimolarlo con un’offerta turistica integrata che metta insieme diversi valori aggiunti: quello culturale, quello esperienziale, quello enogastronomico, e quello del ben-essere in senso ampio”. E proprio da questo punto di vista la Cinegustologia, una ‘nuova arte’, di recentissima scoperta, ma già di fama internazionale comprovata, rappresenta un grande propulsore di esperienze turistiche integrate in grado di attirare sul territorio irpino i numerosi turisti italiani ed internazionali attratti dall’affascinante fusione di cinema e cibo.



“Promuovere il cinema - ha evidenziato l’assessore alla Cultura del Comune di Trevico, Francesco Garofano - significa per il territorio offrire opportunità di conoscenza genuina, veicolare immagini che offrono spaccati di vita reale, messaggi che scavalcano pregiudizi e stereotipi di cui è infarcita la comunicazione con cui i media raccontano i territori soprattutto meridionali”.
Il complesso di iniziative messe in campo dal Festival hanno, perciò, l’obiettivo di offrire uno “spaccato” complessivo delle tradizioni e della cultura irpina, attraverso l’offerta di esperienze fortemente coinvolgenti, che vadano oltre la mera fruizione degli eventi. Basti pensare alle numerose tipicità locali dell’enogastronomia. I Comuni interessati dagli eventi appartengono alla DOP dell’olio d’oliva Ravece “Irpinia Colline dell’Ufita” ed hanno numerosi prodotti con certificazioni di qualità di prodotti agricoli. La castagna, la patata ed il prosciutto di Trevico, l’Aglio ed il pomodorino dell’Ufita, hanno ad esempio già ottenuto l’inserimento nell’elenco nazionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali e molti altri sono in fase di riconoscimento. Tutti questi prodotti agricoli, come hanno evidenziato anche i Sindaci di Vallesaccarda e Zungoli, Franco Archidiacono e Paolo Caruso, “formano la grande offerta della biodiversità del territorio interessato dal progetto ed assieme a tante altre eccellenze naturalistiche e paesaggistiche, saranno valorizzati e promossi attraverso le diverse azioni previste all’interno del programma del Festival, che è stato strutturato con l’obiettivo di creare un circuito virtuoso di sviluppo turistico ed economico che sappia andare oltre il singolo evento”.
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