Napoli, festa per i 20 anni del «Corriere del Mezzogiorno»

Napoli, festa per i 20 anni del «Corriere del Mezzogiorno»
di Ugo Cundari
Lunedì 19 Giugno 2017, 18:44
2 Minuti di Lettura
Oggi compirà venti anni il «Corriere del Mezzogiorno», e per la festa ha scelto una sede tutt'altro che scontata, il Museo Archeologico Nazionale, con il padrone di casa, Paolo Giulierini, che parlerà in pubblico per la prima volta dopo il reintegro del Consiglio di Stato nel suo ruolo di direttore. Da una parte dunque la formula collaudata di «CasaCorriere», una serie di appuntamenti in città per iniziativa del «Corriere del Mezzogiorno» e del «Corriere della Sera», al secondo anno di vita. Appuntamenti di solito programmati in luoghi simbolo di Napoli che diventano, per un giorno, la casa del quotidiano con sede in vico secondo San Nicola alla Dogana. Dall'altra l'evento speciale del ventennale il primo numero del giornale uscì in edicola il 19 giugno 1997 con una formula che prevede spettacolo, intrattenimento e dibattito.

La serata prenderà il via alle 18 nella sala del Toro Farnese con la proiezione dei videomessaggi di Paolo Mieli e Ferruccio de Bortoli, già direttori del «Corriere della Sera», cui seguiranno gli interventi dei direttori del «Cormezz», che hanno preceduto l'attuale, Enzo d'Errico: Marco Demarco e Antonio Polito, mentre il direttore del «Corriere», Luciano Fontana, intervisterà il ministro Claudio De Vincenti.

Tra gli artisti invitati: Peppe Lanzetta e Cristina Donadio, il drammaturgo Mimmo Borrelli, Eugenio Bennato, Pietra Montecorvino, Teresa De Sio, Patrizio Trampetti, Marco Zurzolo e Carlo Morelli con il suo coro giovanile. A concludere il dibattito, incentrato sul tema «Le nostre idee hanno venti anni», sarà lo scrittore Maurizio de Giovanni, che a proposito dell'iniziativa ha la sua visione d'insieme, come al solito molto ampia: «Il racconto della città è giusto che sia polifonico, e che avvenga da diversi punti di vista. La vera ricchezza è vivere dove prosperano quotidiani differenti. È incoraggiante che oltre al giornale della città ci sia anche una proposta napoletana all'interno di giornali con sedi altrove, e io sono contento per questo proprio in quanto napoletano. Penso che senza un dibattito non ci sia una crescita».

Ma quale è il senso più profondo di questo compleanno? Per Enzo d'Errico, «oggi si celebrano i venti anni di una testata che fa parte a pieno titolo di tutto il sistema Rcs che ha portato la voce del Mezzogiorno anche nel Corriere della Sera. Lo spirito è quello di celebrare questa storia, breve in senso temporale, ma molto densa in termini di avvenimenti, fatti, riflessioni».
© RIPRODUZIONE RISERVATA