Napoli, morto Geppino Guida il libraio innovatore: conquistò generazioni di giovani

Napoli, morto Geppino Guida il libraio innovatore: conquistò generazioni di giovani
di Ugo Cundari
Venerdì 13 Maggio 2016, 08:35
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Apparteneva al genere dei librai all’antica Giuseppe (Geppino) Guida, spentosi mercoledì sera a 76 anni. Nell’arco della sua lunghissima carriera – iniziò a lavorare in libreria fin da piccolo, negli anni Cinquanta – ha sempre cercato di innovare un mondo come il suo, visto, allora, come severo e frequentato solo da dotti intellettuali.
Invece lui credeva nel potere di attrazione di massa dei libri e di ogni evento ad essi collegato, tant’è che è stato tra i primi a ospitare in libreria scrittori di richiamo ma anche a renderla luogo ideale per ogni genere di appuntamento che potesse, anche solo lontanamente, diffondere la cultura della lettura.

Negli anni Settanta, per esempio, insieme al fratello Mario, si inventò gli incontri della saletta rossa a Port’Alba, e passarono per Napoli autori del calibro di Ginsberg, Kerouac, Ungaretti, Moravia, Pasolini. Questi poi non partecipavano a semplici presentazioni di libri, già allora Geppino era avanti, si poneva il problema di come non annoiare i lettori. E così i mostri sacri della letteratura che accettavano il suo invito alla fine portavano avanti dei reading in cui ognuno poteva interromperli da un momento all’altro per leggere a sua volta. Erano incontri partecipati, senza distanza tra pubblico e scrittore.

Geppino fu anche il primo a mettere fuori le bancarelle, perché credeva nel dovere del prezzo popolare, e ad insegnare il mestiere a giovani apprendisti che oggi troviamo a dirigere grosse librerie internazionali.
Quando poi si aprì la libreria Guida a via Merliani, volle spostarsi là e nel giro di pochi anni riuscì a quintuplicare il fatturato. La prima iniziativa messa in campo, in un Vomero privo di spazi di incontro per le persone accomunate dalla passione dei libri, fu un torneo di Subbuteo, arrivando anche ad ospitare al piano di sotto una finale nazionale. Ma il suo scopo era soprattutto dimostrare ai giovani che leggere può essere anche divertente, e che tra un tiro e una parata con giocatori in miniatura si possono ascoltare una poesia di Montale e due pagine di Flaubert.

E soprattutto per i giovani cercherà di mettere in campo tutte le iniziative che la sua mente vulcanica riuscirà a partorire, convinto che leggere può aiutare a crescere meglio. Geppino Guida è stato anche il primo a portare il libro nelle allora poche e timorose televisioni locali. Aveva l’ambizione di trovare il libro giusto per ogni fascia di età e genere di interesse. E le sue apparizioni in tv avevano sempre successo, chi lo seguiva capiva subito che i libri che consigliava li aveva davvero letti e gli erano davvero piaciuti – non faceva piaceri a nessuno. «Da lui, io che ho scelto di seguire un’altra strada, anche se parallela, ho imparato che reazioni possono avere i librai di fronte alle novità che noi editori sottoponiamo alla loro attenzione. È stato un grande maestro, che insegnava a parole ma anche con l’esempio» dice Diego Guida, suo nipote, a capo della Guida editori.

La parentesi più triste per Geppino fu lo sfratto, dopo oltre trentacinque anni di attività. Il fitto dei locali passò dalla sera alla mattina da cinquemila a trentacinquemila euro. Anche stavolta, sempre in prima linea ma un passo avanti, ebbe l’idea di un crowdfunding, e furono in molti a rispondere, ma il tempo non gli permise di mettere da parte la somma necessaria. I funerali si terranno alle 10 alla chiesa dei Pellegrini alla Pignasecca.
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