Notte dei licei, classici napoletani
e duelli tra letterati e matematici

Notte dei licei, classici napoletani e duelli tra letterati e matematici
di Rossella Grasso
Venerdì 13 Gennaio 2017, 13:27 - Ultimo agg. 16 Gennaio, 19:23
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Si fa festa nei licei per la “Notte nazionale del Liceo classico”. Ben 367 scuole di tutta Italia aprono le porte a studenti, genitori e professori per divertirsi insieme e parlare di cultura classica. A partire dalle 16 le aule verranno svuotate per far posto a performance teatrali, musicali, presentazioni di libri, cene, proiezioni e dibattiti con gli ex allievi più illustri degli istituti, per promuovere il liceo classico e controbattere a chi predilige la cultura scientifica. Studiare ancora il greco classico è ancora utile? Un dubbio che esiste da generazioni e che la festa di stasera vuole mettere al centro di un dibattito che coinvolgerà tutti, per capire quanto è importante la cultura classica oggi.
 


A Napoli il programma è fitto di eventi. Al Vomero il liceo classico Jacopo Sannazaro inaugura la serata con il dibattito tra le due "fazioni" opposte: un matematico e un letterato. Guido Trombetti, professore di Analisi matematica dell’Università Federico II, e Andrea Mazzucchi, professore di Filologia della letteratura italiana della stesso Ateneo, dialogheranno sulle loro diverse culture e modi per approcciare alla conoscenza. Si proseguirà poi con il Laboratorio di lettura di testi classici con tanto di accompagnamento musicale al pianoforte a cura degli alunni. Alle 17.30 Francesco Sirano, Direttore degli Scavi Archeologici di Cuma, sarà il protagonista della conferenza dal titolo: “La contemporaneità dell’antico: la conoscenza come strumento di tutela e valorizzazione”.

Il liceo Umberto I, nel quartiere Chiaia, apre le porte agli ex allievi e ubrercuebe lo scrittore Maurizio De Giovanni, che alle 19,30 incontrerà gli studenti nell’aula magna. Al Genovesi il programma degli eventi è ispirato alla massima di Gustav Mahler, «la tradizione è salvaguardia del fuoco, non adorazione delle ceneri». Al Pansini si parla di temi di attualità a partire dai versi degli antichi greci e latini. Particolarmente originale è l’idea che hanno avuto i ragazzi di tradurre in dialetto napoletano alcuni dei poeti classici. Il risultato? Una poesia di straordinaria contemporaneità degna di Eduardo de Filippo. Inoltre i ragazzi si esibiranno in uno straordinario tableau vivant raffigurante “Il Quarto Stato”, uno dei capolavori più rappresentativi di un’epoca.
 
 

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