Ozpetek al MANN: «Napoli città magica di cui ci si innamora al volo»

Ozpetek al MANN: «Napoli città magica di cui ci si innamora al volo»
di Rossella Grasso
Giovedì 20 Aprile 2017, 20:08 - Ultimo agg. 20:50
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“Il Museo Nazionale di Napoli sarà una delle location del mio prossimo film”. Se l’è lasciato scappare Ferzan Ozpetek ospite del Festival MANN/Muse al Museo. Intervistato da Titta Fiore nella suggestiva sala del Toro Farnese, il regista, turco naturalizzato italiano, ha raccontato il suo rapporto con Napoli e con Istanbul: la prima è la città dove sarà ambientato il prossimo film a cui sta lavorando dal titolo provvisorio “Napoli velata”; l’altra dove ha girato il suo ultimo lungometraggio, “Rosso Istanbul”. Per Ozpetek le due città si somigliano molto: “sono simili per il sentimento delle persone e per il loro atteggiamento, poi entrambe hanno il mare. Ci sono legami strani”. Non dice di preferire una città rispetto all’altra ma dichiara il suo forte amore per Napoli, che lo ha letteralmente stregato. Ed è proprio per questo che ha deciso di girare qui il suo prossimo film. Il titolo che ha scelto è evocativo, per lui la città è appunto “velata”: “A Napoli – ha detto - ho incontrato varie volte la parola “velo”, non solo nel Cristo Velato. È una città che ti prende molto, sorprendente, di grandissima cultura. Uno si innamora, così, al volo”.
 

Non ha voluto svelare quasi nulla del nuovo film in cantiere, un noir, di cui ha già scritto la sceneggiatura ma ammette che ogni volta che vede un luogo nuovo la cambia per correre dietro ai luoghi tanto suggestivi della città. E in più deve ancora farle la prima lettura con gli attori: “È quello il momento più importante nella costruzione di un film: può cambiare tutto in base a come gli attori impostano la loro lettura”. Al contrario di quanto si potesse immaginare, visto il genere del film, ha deciso di escludere dalle location scelte il Cimitero delle Fontanelle perché dice “è troppo abusato”. E lascia intendere che nel suo film vedremo una Napoli insolita e bella, all’opposto della Napoli raccontata da Gomorra. “Gomorra potrebbe essere ovunque, io non la collego necessariamente a questa città, potrebbe essere ovunque. Però secondo me bisogna palare anche dell’altra città”. È incuriosito dal modo tutto napoletano di concepire la morte strettamente legata alla vita e ad essa mescolata indistintamente, per questo l'ha scelta per ambientarci un noir.
 
 

Quando viene a Napoli tutti gli dicono di stare attento a dove va ma a lui non è successo mai nulla: “Potrebbe succedere qualsiasi cosa ma a Napoli c’è San Gennaro che ci protegge”, dice, svelando un altro tassello del suo amore per questa città. “Ho vinto il Premio San Gennaro, uno dei premi più belli che ho ricevuto anche perché subito dopo averlo ritirato ho scansato il fosso e tutti hanno detto che era stato merito di San Gennaro”. Da allora è diventato un grande fan del Santo.

Le riprese di “Napoli Velata” in città inizieranno il 13 maggio. Dovevano iniziare il 12, con quattro giorni di ritardo sul previsto, ma, dice Ozpetek “di Venere e di Marte…e quindi abbiamo scelto di iniziare il 13, che è sabato. Poi un mio amico che fa gli oroscopi mi ha detto che quel giorno comincio ad avere la luna crescente per tutto il periodo dopo tanti anni di ‘Saturno Contro’”. La protagonista del film sarà Giovanna Mezzogiorno, accanto a lei tanti volti napoletani: Alessandro Borghi, Luisa Ranieri, Anna Bonaiuto, Lina Sastri, Peppe Barra, Isabella Ferrari e Maria Pia Calzone, l'ex donna Imma di Gomorra.

Ma il suo rapporto con Napoli ha radici molto lontane nel tempo, proprio all’inizio della sua carriera. Fu Massimo Troisi il primo a reclutarlo sul set come aiuto “gratis”: “all’inizio portavo te e biscotti, poi accendevo e spegnevo le luci e alla fine mi fecero far provare la parte a un vecchio attore che ovviamente, una volta sul set, dimenticò le battute. Ho un ricordo di Massimo bellissimo, di grande umanità, ma capivi che non si rendeva conto di quanto successo avesse”.

Subito dopo l’incontro, accolto da un pubblico entusiasta, è scappato al Teatro San Carlo dove ci sono le prove della “Traviata” di cui ha curato la regia. È la terza volta che va in scena al Massimo napoletano ma continua a fare il tutto esaurito. Lo spettacolo sarà in scena dal 23 aprile al 5 maggio.
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