Sant'Agnello, l'Infiorata racconta
la vita di Gesù |
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Sant'Agnello, l'Infiorata racconta la vita di Gesù | Fotogallery
di Ciriaco M. Viggiano
Domenica 18 Giugno 2017, 17:49
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SANT'AGNELLO. Una serie di suggestivi mosaici, realizzati con i petali colorati di decine di migliaia di fiori, per raccontare i principali episodi della vita di Gesù: a Sant'Agnello si rinnova l'appuntamento con l'Infiorata. Una tradizione ormai consolidata nella cittadina costiera dove, in concomitanza con la ricorrenza del Corpus Domini, i fedeli si impegnano nella realizzazione di disegni chiamati a fare da sfondo alla solenne processione parrocchiale.
 
 


Sono più di 60 mila i fiori che, con i loro petali colorati, vanno a comporre questa particolare "Bibbia iconografica" che richiama la vita di Gesù: rose, ginestre, ortensie e soprattutto garofani, piante simbolo di una tradizione diffusa non solo in penisola sorrentina, ma anche in altre località della Campania. Il tutto secondo un preciso "cerimoniale": i bozzetti vengono solitamente posizionati il giorno prima della processione del Corpus Domini; all'alba della domenica, invece, comincia la decorazione dei quadri floreali; durante il corteo sacro, infine, nessun fedele può calpestare i petali dei fiori a eccezione del parroco, che custodisce l’ostia esponendola nell’ostensorio, e del sindaco, che incarna la devozione dei cittadini santanellesi. Oltre i mosaici, i fiori dai colori sgargianti adornano pure le strade e i portoni delle abitazioni, mentre i fedeli espongono ai balconi delle case lenzuola, tovaglie e stoffe ricamate o dipinte in onore del corpo di Cristo.

Consolidatasi negli anni a Sant'Agnello, la tradizione dell'Infiorata risale addirittura al 1625 quando Benedetto Drei, in occasione della festa dei Santi Pietro e Paolo, adornò con i fiori l’intera basilica vaticana. Due secoli più tardi, questa tradizione incantò anche Giuseppe Garibaldi. A chi lo invitava a camminare sui mosaici floreali di Genzano, l’Eroe dei due mondi rispose senza esitazioni: «Certe cose divine non si calpestano». Da quel momento l’Infiorata si diffuse in tutta Italia fino a giungere in Campania e ad affermarsi in alcune località: non solo a Sant'Agnello, ma anche nel Sannio, in particolare a Cusano Mutri e a Sant'Agata dei goti, dove annualmente si ritrovano alcuni dei migliori infioratori d'Italia.
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