«Sguardi ostinati», cinema d'autore in provincia di Napoli

«Sguardi ostinati», cinema d'autore in provincia di Napoli
Sabato 6 Febbraio 2016, 15:23
3 Minuti di Lettura
Riparte al Cinema Magic Vision di Casalnuovo la rassegna di cinema d’autore Sguardi Ostinati, organizzata dall’associazione T.A.R.E. giunta alla sua decima edizione, diventata ormai un punto di riferimento imprescindibile per tutti i cinefili della provincia di Napoli.

Il festival propone quest’anno una programmazione che spazia dall’ultimo capolavoro di Quentin Tarantino The Hateful Eight (lunedì 8 febbraio, in apertura di rassegna e proiettato rigorosamente in 4K), e si prosegue per dieci settimane, sempre di lunedì per chiudere con Lousiana di Roberto Minervini (11 aprile). Da segnalare, tra gli altri, anche i due capolavori del maestro Yasujiro Ozu: Il gusto del sake e Viaggio a Tokyo (15 e 22 febbraio) nella versione restaurata dalla Cineteca di Bologna e riversati in digitale. 
Abbiamo sentito Angelo La Pietra, il direttore artistico della Rassegna (e “riottoso” protagonista anche del manifesto):

Cosa significa per voi fare una rassegna di cinema d’autore in un comune come Casalnuovo?
L’idea stessa di mettere in piedi questa manifestazione è legata a doppia mandata al luogo e allo spazio in cui pensavamo dovesse essere realizzata. La provincia, questa provincia, ha bisogno di Sguardi Ostinati tanto quanto Sguardi Ostinati ha bisogno della provincia. In una grande città tipo Napoli, Roma, Milano, la nostra rassegna sarebbe stata una delle tante, forse con qualcosa in più (ride, ndr) ma una tra quelle. Qui invece è “la rassegna”. Necessaria a questo territorio, necessaria a questa comunità, l’unico vero presidio di resistenza culturale presente in città, l’unico vero strumento capace di attuare quelle dinamiche di diseducazione proletaria che tanto ci stanno a cuore. Questo progetto non poteva essere attuato altrove.

Perché il nome Sguardi Ostinati?
Sguardo e ostinato, erano due termini che ricorrevano spesso nelle nostre interminabili ed estenuanti chiacchierate sul cinema, sui suoi codici, sul suo specifico. Il raccordo di sguardo è uno dei capisaldi su cui si basa il montaggio classico. L’idea che ci fossero dei registi capaci di costruire delle scene attraverso diagonali di sguardi ci faceva impazzire. La geometria nel cinema. Il fatto che un regista come Bresson avesse dedicato un capitolo del suo Note sul Cinematografo agli sguardi ha sempre, ostinatamente, monopolizzato le nostre discussioni. La nostra ostinazione nel cercare e recuperare film di certi autori, l’ostinazione nel pensare al cinema come forma d’arte quando il mondo intero voleva fosse puro e semplice intrattenimento, l’ostinazione nel credere fosse possibile sfidare la grande distribuzione portando in un multisala film solitamente relegati a visioni in sale dagli standard di qualità bassissimi. Il ricordo, seppur sbiadito, di Salvatore Toscano, uno degli amici più stretti di questa rassegna,  di aver letto un libro di Serge Daney dal titolo Lo sguardo ostinato ci convinse che questo era il nome giusto.

Qualche idea per la prossima rassegna?
Le idee non ci mancano, per adesso ci stiamo adoperando affinché questa edizione abbia il successo che merita, poi dal 12/04 inizieremo a lavorare alla prossima. Mi preme ricordare che a fine aprile partirà la V edizione del VideoMaker Film Festival, piccolo ma già interessantissimo festival di cortometraggi internazionale al quale stiamo dedicando molte energie, e a questo a proposito mi piace ricordare che i 10 migliori della scorsa edizione saranno proiettati in testa ai film di questa rassegna di Sguardi Ostinati. Come vede, oltre a proporre autori già affermati, cerchiamo di scoprirne e lanciarne altri…siamo davvero “ostinati”. 

Per il programma completo della rassegna, e le informazioni per l’acquisto di biglietti (4euro) e abbonamenti (25euro): www.sguardiostinati.it 
© RIPRODUZIONE RISERVATA