Una tela per il presidente De Nicola
e don Michele Sasso: «Umili e saggi»

La scuola Sasso-De Nicola
La scuola Sasso-De Nicola
di Francesca Raspavolo
Lunedì 25 Settembre 2017, 17:03
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TORRE DEL GRECO - Monsignor Michele Sasso, il prete filantropo che educò generazioni di torresi alla filosofia e alla religione e l'avvocato Enrico De Nicola, primo presidente della Repubblica Italiana originario di Torre del Greco. Sono loro i due protagonisti della tela inaugurata questa mattina alla scuola De Nicola-Sasso a Torre del Greco. L'opera - 180x250 cm olio su tavola, realizzata dal maestro Salvatore Seme - è dedicata ai due celebri cittadini di Torre del Greco, cui è intitolato l'istituto scolastico di corso Vittorio Emanuele: a farne dono è stata l'associazione Monsignor Michele Sasso del presidente Amerigo Guida.

L'artista Salvatore Seme ha voluto creare "un momento di condivisione raccogliendo l'eredità lasciata dai due personaggi: seppur con personalità molto diverse tra loro, erano entrambi grandi cattolici. Ecco il perché dell'angelo in alto a sinistra. Ho cercato di non ambientare l'opera cronologicamente perché il messaggio di monsignor Sasso e dell'avvocato De Nicola è universale ed eterno. La tecnica è quella ad olio, le figure sono immerse in un paesaggio sperimentale per dare una sensazione di movimento scenico".

Monsignor Michele Sasso fu un seminarista, un sacerdote, un letterato, un teologo e un filosofo e spese la sua vita nello studio della figura del beato Vincenzo Romano, parroco-santo di Torre del Greco. Mentre Enrico De Nicola, politico e avvocato, fu il primo capo di stato dell'allora neonata Repubblica Italiana, dal 1946 al 1948. Per la preside Linda Maria Cristina Rosi "E' un onore avere quest'opera: la nostra scuola nasce dalla fusione degli istituti De Nicola e Sasso e da oggi ne abbiamo una preziosa testimonianza. Il pensiero di don Michele Sasso era rivolto proprio ai giovani studenti e alla loro educazione mentre l'avvocato De Nicola ci ha forgiati traghettando la Repubblica appena nata fuori dalle macerie della guerra. Erano due torresi umili, generosi e saggi".
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