Villa Campolieto torna ai fasti del '700

Villa Campolieto torna ai fasti del '700
di ​Rosa Palomba
Giovedì 9 Giugno 2016, 13:05
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INVIATO Ercolano. Incanto Vesuviano. Terra antica, baciata dagli dèi, prescelta dai romani, amata dai sovrani. Terra di otium, quinta teatrale a cielo aperto dove architettura, pittura, giardini e Vesuvio si fondono con il mare del golfo di Napoli. È il Miglio d'Oro, ex Strada Regia delle Calabrie. Tra San Giovanni a Teduccio e Torre Annunziata: nascono qui le ville di delizia, sontuose ed eleganti, il più vicino possibile alla Reggia borbonica di Portici e alla famiglia reale di Carlo III di Borbone. Spumeggianti all'epoca; decadute ai primi del Novecento; alcune restaurate nei 70 e splendide adesso. Sfavilla villa Campolieto a Ercolano.

Sarà qui domani che la fondazione Ente Ville Vesuviane inaugurerà la dimora restaurata per la seconda volta in trent'anni. Tripudio di affreschi e colori fedeli all'origine; ristrutturazione sostenuta dalla tecnologia più all'avanguardia e sofisticata: sistemi di sorveglianza e sicurezza, impianto fotovoltaico a zero impatto ambientale; accessi super facilitati per i disabili. Gran festa domani per mostrare lo spazio teatrale della dimora, con 350 ospiti, tra cui rappresentanti del ministero dei Beni Culturali. E grande protagonista sarà ancora il 700 con tutta la sua arte, privilegiando la musica. Sarà perciò il concerto del maestro Salvatore Accardo con l'orchestra da Camera Italiana, ad aprire i festeggiamenti. Le Quattro Stagioni di Vivaldi, con scenario sul Golfo. Dopo il concerto del 2 giugno al Quirinale, il violinista più famoso al mondo, anch'egli Vesuviano, si esibirà per la prima volta in una villa d'epoca. Cultura, storia, economia: l'evento è infatti offerto dalla Banca di Credito Popolare di Torre del Greco: «La nostra vicinanza a questo tipo di manifestazioni è un segnale che si rinnova anno dopo anno - dice il presidente dell'istituto di credito, Filippo Perriccioli - È la conferma che il nostro passato e il nostro futuro sono legati da un unico filo conduttore: la cultura delle nostre genti, le nostre tradizioni, il nostro linguaggio, la nostra musica, le nostre espressioni. Perché siamo consapevoli che una vera crescita economica non possa prescindere da sviluppo, promozione e valorizzazione dell'immenso patrimonio di conoscenze della Campania».Ultime riunioni a villa Campolieto.

Tecnici, esperti, organizzatori: manca poco all'apertura del gran gala: «Dopo trent'anni dal primo intervento di restauro questa villa preziosa ritrova nuovo splendore - dice Paolo Romanello, direttore generale della fondazione Ente Ville Vesuviane, presieduta da Giuseppe Galasso - Ospitare il maestro Accardo è poi il sigillo più auterevole a cui questi luoghi possano ambire». E mostra una targa datata 30 anni fa: «Guardi qui - dice - il progettista ero ancora io. Combattemmo contro i privati e contro le pubbliche amministrazioni locali quando decidemmo di restaurare questa villa. Tutto intorno volevano costruirci palazzi a più piani. Furono anni difficili ma eccoci qui. Sono ancora io a firmare questo nuovo restauro: questo luogo e le altre Ville del Miglio d'Oro meritano una vita di lavoro». I prossimi obiettivi - annuncia l'architetto Romanello - saranno il recupero delle ville Favorita a Ercolano, Pignatelli a San Giorgio a Cremano, e Lauro Lancellotto a Portici. Rivive il patrimonio e rivive anche la città di Ercolano. Dopo l'avvio dell'apertura serale degli Scavi e del Museo Virtuale Archeologico, al costo di un euro e tre euro; l'inaugurazione del parco inferiore di villa Favorita aperto gratuitamente tutti i giorni, la stessa villa Campolieto è sempre aperta al pubblico. Gratuita la visita al piano terra, tre euro per il piano nobile con un esperto che illustra stanze e affreschi. Le camere da letto con affaccio sulla strada e sale ricevimenti e da pranzo con vista su giardini, boschetti, orti botanici, fontane e panorama. Del resto, queste residenze erano considerate luoghi di villeggiatura dove principi, duchi e cortigiani vivevano innanzitutto all'aperto.

«Manteniamo bassi i prezzi dei biglietti - aggiunge il direttore Paolo Romanello - perché questo patrimonio storico e culturale appartiene all'umanità tutta, ma soprattutto ai Vesuviani. E poi, riteniamo che visite gratuite e costi contenuti siano un incentivo a venire qui, apprezzare i propri tesori, condividerne l'importanza, diventare consapevoli e quindi perfino custodi di questi scrigni». Conoscere per apprezzare, difendere e diffondere. È anche la linea del sindaco di Ercolano Ciro Buonajuto: «Questa amministrazione sta investendo molte risorse in cultura. Coinvolgere la cittadinanza è l'unico modo per tutelare questi beni e spingere i cittadini a investire sul territorio, incentivare il turismo e quindi la ripresa economica del territorio».

In fondo, visitatori italiani e turisti stranieri non distinguono qual è l'ente a cui appartiene qualcosa. Parco Vesuvio, Sovrintendenza ai Beni Storici, Ville Vesuviane, Comune: «Ognuno per la propria parte stiamo tutti lavorando per il riscatto ambientale, sociale ed economico di questa meravigliosa fascia costiera - dice ancora Buonajuto - Se il Parco Vesuvio o la Sovrintendenza organizzano eventi, l'amministrazione comunale deve scendere in campo per garantire l'accoglienza: strade libere e pulite, vigili urbani in servizio oltre il normale orario di lavoro, parcheggi. Questo è l'investimento su cui noi tutti puntiamo». Prove generali agli sgoccioli: villa Campolieto è pronta. Gli affreschi del piano nobile risplendono di rinnovata luce. Tra Ercole, Diana, Venere, anche il volto del Vanvitelli: una sorta di presenza indelebile che l'artista lasciò ai posteri.
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