«Non li ho uccisi io»: la disperata difesa del fioraio

«Non li ho uccisi io»: la disperata difesa del fioraio
di Daniela De Crescenzo
Lunedì 27 Aprile 2015, 08:45 - Ultimo agg. 09:04
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Un interrogatorio lungo più di un’ora al termine del quale il gip Alessandro Buccino Grimaldi ha deciso di lasciare in carcere Antonio Riano, il fioraio accusato di aver partecipato all’omicidio di Luigi Simeone e Immacolata Assisi, i coniugi trovati morti a Giugliano nei pressi di Cava Riconta domenica scorsa. Ieri mattina Riano ha risposto alle domande del magistrato senza, però, riuscire a convincerlo della propria innocenza: il gip non ha convalidato il fermo perché non esisteva il pericolo di fuga, ma ha emesso ordinanza di custodia cautelare. Esce, quindi, rafforzato l’impianto accusatorio del Pm del tribunale Napoli Nord, Manuela Massimo Esposito, frutto anche delle indagini degli agenti della squadra Mobile, guidati dal primo dirigente Fausto Lamparelli, e dal commissariato di Giugliano, comandato dal primo dirigente Pasquale Trocino.





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