Immigrati, tre onlus sotto inchiesta. L’imprenditore: «Così pagavo i funzionari regionali»

Immigrati, tre onlus sotto inchiesta. L’imprenditore: «Così pagavo i funzionari regionali»
di Leandro Del Gaudio
Lunedì 25 Maggio 2015, 08:51 - Ultimo agg. 26 Maggio, 09:24
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Finivano a responsabili e collaboratori della Caritas di Teggiano nel Salernitano parte dei soldi lucrati sugli aiuti ai migranti: è un’ipotesi sulla quale stanno lavorando i pm napoletani titolari dell'inchiesta che ha portato all’arresto di Alfonso De Martino - il presidente dell’onlus accusato di essersi appropriato di oltre un milione di euro - e della compagna Rosa Carnevale, ai domiciliari. Anche due esponenti campani della Caritas, compreso un sacerdote, don Vincenzo Federico, sono indagati per peculato. Tre le onlus sotto inchiesta legate al centro Caritas di Teggiano. Tutte replicano alle accuse rivendicando la correttezza del proprio operato. Le tre coop, apparentemente senza fine di lucro, avrebbero gestito in modo sospetto i rimborsi destinati dal governo italiano ai recenti immigrati africani (anno 2011-2013). Decisive due sponde istituzionali: la Caritas di Teggiano; ma anche due funzionari regionali oggi indagati per corruzione. Le accuse di De Martino: così pagavo i funzionari. Spuntano anche pressioni per ottenere assunzioni. Gli incontri sarebbero avvenuti in un bar di Posillipo.



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