Violenza sui medici, al San Paolo dottori in «giubbotto antiproiettile»

Violenza sui medici, al San Paolo dottori in «giubbotto antiproiettile»
Martedì 30 Giugno 2015, 16:57 - Ultimo agg. 17:45
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«I miei medici? Sono costretti a girare senza cartellino identificativo per evitare ritorsioni». Ernesto Esposito, direttore generale dell’Asl Napoli 1 Centro, rivela un dettaglio agghiacciate della realtà che si vive in alcuni ospedali cittadini di frontiera. Strutture come il San Giovanni Bosco o il Loreto Mare, tristemente note per le continue aggressioni ai medici di pronto soccorso. E quella di Esposito è solo una delle voci più autorevoli che si sono sentite nel corso della conferenza stampa di ieri all’Ordine dei Medici di Napoli, incontro al quale erano presenti tutti i rappresentanti dell’emergenza sanitaria partenopea e che è servito a dare il via all’iniziativa «Stop alla violenza sui camici bianchi».

Questo è lo slogan stampato sulle “pettorine antiproiettile” distribuite ieri ai medici di pronto soccorso e agli operatori del 118.

Pettorine che il presidente dell’Ordine dei Medici Silvestro Scotti ha voluto consegnare personalmente ai camici bianchi dell’ospedale San Paolo.

Va detto che l’iniziativa dell’Ordine dei Medici di Napoli ha raccolto anche l’adesione e il sostegno del presidente della Regione Vincenzo De Luca e del sindaco Luigi De Magistris, entrambi hanno voluto testimoniare solidarietà ai medici facendosi fotografare con le pettorine al fianco del presidente Scotti. Intervenuto in conferenza stampa, il vicesindaco Raffaele Del Giudice ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa messa in campo dai medici partenopei e non ha escluso, anzi ha lasciato intravedere, un impegno diretto del Comune all’interno delle scuole, per creare una cultura civica forte.

«In questo modo – ha sottolineato Del Giudice – si possono cambiare le cose. Quello delle aggressioni ai medici è un tema che riguarda l’intera cittadinanza ed è qualcosa di inammissibile». Alla conferenza stampa sono intervenuti, oltre ai responsabili dei pronto soccorso cittadini, il direttore generale dell’Ospedale Santobono Annamaria Minucucci, ed è stata proprio lei a ricordare a tutti che questa è una battaglia da combattere tutti assieme, cittadini e medici.

Linea comune con quella sostenuta dal presidente Scotti: «Nelle aggressioni agli operatori sanitari - medici o infermieri - - ribadisce Scotti - quello che più mi preoccupa oggi, a parte l'atto inaccettabile di violenza, è il pensiero del cittadino che osserva chi aggredisce. Bisogna riuscire a comunicare che non si può solidarizzare con chi aggredisce un camice bianco. Perché il medico è il garante del diritto costituzionale alla salute. La sua difesa è compito anche della società civile».

Al fianco dei medici anche il Cardinale Sepe, che ha manifestato il suo personale sostegno tramite una lettera inviata al presidente dell’Ordine dei Medici.

Stamattina, all'ospedale San Paolo, ilpresidente dell?ordine dei Medici ha consegnato le pettorine ai dottori del pronto soccorso che le hanno indossate, «posando» per fotografi e cineoperatori

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