Napoli, donna accoltellata dal marito. L'uomo racconta: «Volevo scherzare»

Napoli, donna accoltellata dal marito. L'uomo racconta: «Volevo scherzare»
di Daniela De Crescenzo
Domenica 29 Marzo 2015, 10:34 - Ultimo agg. 10:59
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Una discussione nata quasi per scherzo, poi sulla scena compare un coltellaccio e la donna finisce in fin di vita in ospedale. Il fatto a Ponticelli in via Lago Lucrino. Lei, la vittima, è una giorgiana di 60 anni. Lui, l'accoltellatore, Aldo Buttino, è un pensionato di 71 anni.



Lei era arrivata in Italia dal paese dell'Est sei anni fa per lavorare come badante ed era stata assunta per assistere la moglie dell'anziano che era poi morta sei anni fa. A quel punto tra i due era nata una relazione sentimentale alla quale non si erano opposti i due figli già adulti di lui, e i due si erano sposati.



Una vita tranquilla, da pensionati. Poi venerdì sera, inaspettato il dramma. Marito e moglie sono in casa. Le pentole sul fuoco, i due stanno preparando la cena. Poi, è questo il racconto di Buttino, quasi per scherzo iniziano a discutere. Lui la accusa di aver fumato in casa con le amiche che erano venute a trovarla qualche giorno prima. «Queste sono le abitudini del tuo Paese», le dice. Lei ribatte, ma, secondo il pensonato, il tono è sempre scherzoso. Si continua a discute fino a quando lui tira fuori il coltello: «Vuoi vedere che ti faccio?» dice e mina il gesto di colpirla.



Solo che non è un gioco, il coltello ferisce la donna all'addome. Lui si spaventa, va nel panico, chiama il vicino, poi avvertono il 118. Intanto arriva la figlia del pensionato che chiama l'avvocato. I medici del pronto soccorso mobile vedono la donna in un lago di sangue e la soccorrono tentando di renderne stabili le condizioni nonostante la grave emorragia, poi la trasferiscono a Villa Betania dove lei per ventiquattro ore resta tra la vita e la morte.



I medici le diagnosticano gravi lesioni alla regione addominale, la sottopongono a un delicato intervento chirurgico e la ricoverano nel reparto di terapia intensiva, dove resta tuttora in prognosi riservata.

Buttirini, intanto, alla presenza del suo avvocato, viene interrogato dai Carabinieri del nucleo operativo di Poggioreale che insieme ai colleghi della stazione di Ponticelli sono accorsi sul posto e adesso conducono le indagini. Racconta una versione dei fatti che lascia sbalorditi, parlando, in sostanza di un incidente: «Non ho mai avuto intenzione di ammazzare mia moglie - dice - stavamo scerzando, lo facciamo spesso. Era tutto un gioco, anche il gesto di accoltellarla. Non so nemmeno io come posso averla ferita».



Durante la perquisizione domiciliare i carabinieri ritrovano e sequestrano l'arma usata, un lungo coltellaccio da cucina, ma, a quanto pare, non ravvisano tracce di colluttazione: le pentole ancora sul fornello, non un piatto né un bicchiere rotto. Solo le tracce di sangue raccontano che in quella stanza una donna ha rischiato la vita.



Poi i militari interrogano tutti quelli che sono entrati nella cucina dove la donna è stata ferita e i vicini. «Avete sentito urla?». «Marito e moglie litigavano spesso», sono le domande che mirano ad accertare la veridicità della versione del pensionato che intanto viene trasferito nel carcere di Poggioreale. Decisiva, nelle prossime ore, anche la versione della vittima.

Lunedì l'udienza di convalida dell'arresto: solo allora sarà possibile capire con maggiore precisione quello che è accaduto venerdì sera in via Lago Lucrino.