Napoli. Autobus, rivoluzione biglietti. L'ira degli utenti: «Sarà un salasso»

Napoli. Autobus, rivoluzione biglietti. L'ira degli utenti: «Sarà un salasso»
di Elena Romanazzi
Sabato 23 Agosto 2014, 09:28 - Ultimo agg. 10:06
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È bagarre sulla nuova politica tariffaria. Il biglietto aziendale piace a metà. Ci sarà anche lo sconto di 30 centesimi ma alla fine si può fare solo una corsa e poi non può essere più utilizzato.



Il nuovo piano, entrerà in vigore a partire dal prossimo primo gennaio, prevede contestualmente l'aumento del biglietto integrato di 20 centesimi. Un salasso vero e proprio per gli utenti, lamenta Antonio di Gennaro presidente Assoutenti Campania Mobilità, «così noi non ci stiamo, le nostre richieste in sede di discussione non sono state accolte».



Un incremento, tuona il presidente della commissione Trasporti del Comune, Gianni Formisano (Idv) che «non può passare sotto silenzio, deve essere discusso in consiglio comunale, sul trasporto si deve decidere una volta per tutte cosa si vuole fare veramente della nuova holding e in che direzione deve andare, non dimentichiamoci che il trasporto ora deve essere considerato all'interno dell'area metropolitana, io non sono il servo sciocco di nessuno e non accetto decisioni dall'alto, io non sono d'accordo e se in consiglio non sono d'accordo con me dò le dimissioni e faccio un passo indietro».



La delibera sull'aumento delle tariffe - manca ancora il capitolo relativo alle agevolazioni per gli studenti e per le fasce deboli - è stata approvata l'8 agosto e pubblicata sul Burc l'11 agosto. Non un blitz ferragostano da parte della regione e dell'assessore Sergio Vetrella, ma il frutto di una lunga discussione avviata nei mesi scorsi, il cui risultato è destinato a fare discutere.



«Le nuove tariffe sono più penalizzanti che vantaggiose» attacca Antonio di Gennaro di Assoutenti. È vero - aggiunge - che intende promuovere la «fidelizzazione», per cui si ha una forte riduzione degli abbonamenti nell'ambito della tariffa aziendale Anm e s'avvantaggia sicuramente chi utilizzerà una sola corsa per i suoi spostamenti, ma sarà poi impossibile con gli stessi abbonamenti, usufruire per chi arriva in città, dei mezzi Anm e viceversa per i residenti in Napoli usufruire di Eav o Ctp. E tutto questo - sottolinea - in presenza di un servizio già ridotto e in condizioni davvero precarie d'offerta. Davvero incomprensibile ed insostenibile appare poi - spiega - per chi vuole mantenere l'Unico Integrato, l'aumento di ben 20 centesimi con il contentino di 10 minuti....e l' obbligo monodirezionale su ferro. «Come Assoutenti chiediamo che, in attesa dell'introduzione dei sistemi elettronici che dovrebbero permettere la tariffazione a chilometro, si provveda a mantenere l'attuale sistema di tariffazione oraria aziendale, anche magari di 1,20 come per le linee extraurbane, affiancando piuttosto la corsa semplice di un euro e su questo chiediamo un confronto con l'assessore Vetrella».



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