«Fate presto»: un progetto per i bambini, i ragazzi e i giovani delle periferie

«Fate presto»: un progetto per i bambini, i ragazzi e i giovani delle periferie
di Donatella Trotta
Mercoledì 3 Dicembre 2014, 11:16 - Ultimo agg. 11:17
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«Un paese civile decide di occuparsi del futuro del suo popolo: e i bambini sono il futuro». Ne era convinto il grande Bruno Munari, che aggiungeva: «La qualità della vita dipende da come questi bambini sono stati educati». Sembra pensarla allo stesso modo anche il Rotary Club Napoli Posillipo, presieduto dall’ex preside del «Mazzini», Pasquale Malva, il quale ha perciò ideato un progetto di solidarietà dall’anima fortemente pedagogica che mette al centro proprio i bambini, i ragazzi e i giovani di Napoli: prime vittime di una crisi che non è soltanto economica ma di senso, valori e orientamento. E si intitola non a caso «Fate presto» l’iniziativa (sottotitolo: «restituiamo il futuro ai ragazzi di Napoli») che affronta l’emergenza infanzia in città attivando un piccolo circolo virtuoso che coniuga cultura e impegno sociale, abbinando prestigiose istituzioni (come il Teatro San Carlo, che così rinnova il proprio impegno a sostegno di alcune iniziative benefiche locali, nazionali e internazionali) e associazionismo sul territorio.



Se ne parlerà giovedì 4 dicembre alle ore 13, nel Foyer ridotto/Opera Café del Teatro di San Carlo, nell’ambito della presentazione alla città dell’opera «Il Trovatore» di Giuseppe Verdi, apertura della stagione lirica 2014/2015: in tale occasione, verrà presentato anche «Fate presto», il progetto del Rotary Distretto 2100 della storica associazione umanitaria internazionale, ispirato all’indimenticabile titolo che il quotidiano «Il Mattino» dedicò al disastroso sisma irpino del 23 novembre 1980. Un appello - spiega Pasquale Malva - «divenuto icona assoluta della tragedia grazie al dipinto di Andy Warhol, che proprio in questi giorni è esposto al Museo Madre di via Settembrini in occasione della mostra dedicata al gallerista Lucio Amelio. Una significativa coincidenza - continua Malva - che rinvia ad un altro terremoto mai sanato, quello sociale, che a Napoli scuote soprattutto i giovanissimi: ed è da loro che bisogna partire per immaginare ancora un domani per questa città». Non a caso, in conferenza stampa sarà presenta anche il padre di Davide Bifolco, il ragazzo del Rione Traiano morto a settembre: con la neonata associazione «Davide Bifolco, il dolore non ci ferma» il Rotary ha infatti in corso un progetto di foto e web giornalismo.



Obiettivo del progetto, veicolato dal Rotary Club Napoli Posillipo, è quello di «favorire e incrementare l’acquisizione di competenze relazionali e comunicative attraverso il sostegno del percorso scolastico e l’offerta di momenti di aggregazione costruttiva in ragazzi di quartieri dove più forte è il disagio»: da un lato, gli adolescenti del Rione Traiano per i quali è stato studiato un percorso di foto-giornalismo e di giornalismo sul web, con l’obiettivo di realizzare un sito internet in cui documentare e narrare la vita quotidiana del quartiere, dando voce e visibilità dal basso alle criticità della zona intorno a un progetto condiviso, senza derive violente o velleitarie manifestazioni di denuncia e protesta. Dall’altro lato, i bambini rom delle aree urbane periferiche, per i quali si intende potenziare la frequenza scolastica come primo strumento di crescita, integrazione e cittadinanza attiva attraverso l’erogazione di una piccola borsa di studio mensile, come incentivo ai genitori sistematicamente monitorati nell’adempimento dell’obbligo.



Un progetto, insomma, di recupero innanzitutto relazionale e culturale (priorità troppo spesso disattesa rispetto ad altre), che sarà finanziato grazie al Teatro San Carlo con una parte dell’incasso della prova generale aperta del “Trovatore”, che si svolgerà il 10 dicembre alle ore 18 (i biglietti per le prove si acquistano esclusivamente in biglietteria dal lunedì al sabato, ore 10-17,30; domenica dalle ore 10 alle 14, dal giorno di apertura delle vendite, nella quantità massima di 4 biglietti a persona).



Non solo: A tutti i possessori del biglietto della prova generale del Trovatore verrà inoltre effettuata la riduzione del 50% sul biglietto d'ingresso al museo Madre, ulteriore partner di questa iniziativa. Che intende rispondere, conclude Malva, «con l’azione congiunta di cittadini e partner istituzionali alla sete di dignità e speranza di futuro di cospicue frange della popolazione napoletana assediata dalla disoccupazione, dalla pervasività del sistema camorristico e dall’inadeguatezza cronica dei servizi sociali».
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