Allocca, il duro contro tutti: «I tecnici
più ignoranti al Comune di Napoli»

Allocca, il duro contro tutti: «I tecnici più ignoranti al Comune di Napoli»
di Luigi Roano
Giovedì 9 Febbraio 2017, 08:46 - Ultimo agg. 14:38
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È il 15 ottobre quando l'amministratore delegato della Napoli Servizi Domenico Allocca convoca i dirigenti dell'azienda, interamente comunale. È il suo gruppo ristretto convocato per comunicazioni urgenti. Il Mattino è in possesso della registrazione di un'ora di discussione, e quello che emerge è un'azienda fuori controllo e senza soldi e un Comune che non riesce politicamente a gestire la stessa azienda. Allocca è preoccupato - questo il contesto della riunione dirigenziale - deve pagare il premio ai dipendenti, 640 mila euro, e non ha soldi, che invece servono per pagare le imposte. E soprattutto gli è stato comunicato che due servizi - quello del Pronto intervento stradale (Pis) e dei bidelli - vengono degradati a «servizi non indispensabili», dunque finanziati con fondi che non arrivano mensilmente ma, con i tempi «europei» con cui si pagano i fornitori, molto ma molto più lunghi e quindi non può erogare lo stipendio a 400 dipendenti, altrimenti l'azienda va in default. Come affronta la questione il manager? Una furia, uno sfogo - volgarissimo nell'esposizione, indegno di un amministratore delegato di un'azienda pubblica - dove attacca tutto e tutti. Esce fuori uno spaccato reale della vita di Palazzo San Giacomo.

Allocca, chiede la testa di Raffaele Mucciariello, Ragioniere generale del Comune, e del suo vice Luigi Filace, che arriva puntuale nel blitz del 30 dicembre fatto dal direttore generale del Comune e braccio destro del sindaco Luigi de Magistris, Attilio Auricchio. Mentre parla ai dirigenti, arrivano telefonate del suo sponsot politico David Lebro consigliere comunale che reclama un posto in giunta, quelle dello stesso Mucciariello e succedono tante altre cose. I sindacalisti sono definiti «zingari ignoranti». E - per esempio - viene fuori il giudizio tranchant di Allocca sull'assessore al Bilancio Salvatore Palma e in generale su tutta la giunta. Parole urlate a una decina di dirigenti della Napoli Servizi, dipendenti del Comune: «L'amministrazione - dice il manager a proposito della mancanza dei fondi - non sta sul pezzo, questo il problema, purtroppo abbiamo un assessore al Bilancio inadeguato a prescindere da tutti gli altri come Panini. Questa situazione si è determinata perché le forze politiche con più spessore hanno abdicato nello gestire questa città: non ci sono più i sindacati e i partiti politici». La sua analisi prosegue così: «Il problema è la non gestione del bilancio da parte di un deficiente che ha nascosto tutti i problemi fino a oggi, chi non voleva vedere non li vedeva i problemi. Mi hanno detto che io volevo prendere il suo posto».

Veniamo al capitolo dirigenti del Comune: «Al Comune ci sono i tecnici tra i più ignoranti del mondo, assunzioni fatte come ammortizzatori sociali: Mucciariello e Filace per sette anni si sono fatti .... mentali su tutto, senza risolvere il problema della riscossione. Il Comune deve mantenere una platea di lestofanti che si arricchisce alle spalle dell'Ente». Allocca si sente al centro di un complotto: «Io mi faccio le paranoie, sono un egocentrico, dico che quelli mi vogliono togliere da mezzo e non sanno cosa fare e si inventano le stronzate. Per dirla tutta, ed è il mio mestiere, un ente in predissesto non può proprio erogarli i servizi non indispensabili». L'arringa di Allocca è interrotta più volte da telefonate arrivate dallo stesso Mucciarello che gli chiede come mai ci fossero i dipendenti dell'Azienda a protestare sotto Palazzo San Giacomo, da Rosario Andreozzi, consigliere comunale del gruppo DemA e sindacalista dell'azienda stessa. Da una certa Caterina che gli dice che «nessuno vuole soffiare sul fuoco» e presumibilmente chiama da Palazzo San Giacomo e lo rassicura sul fronte complotti. E, come si diceva, da David Lebro e se ne vanta eccome Allocca: «Ho chiamato la parte politica, quella un po' più vicina, e già stanno arrivando le telefonate. Alle 4 sto in Comune per una riunione e spiegherò a chi è più elevato di mente che la situazione è seria, l'azienda rischia». Ma Allocca ha molti dubbi e attacca a testa bassa: «Presumibilmente ci diranno che non sanno cosa fare, ma io non mi faccio sangue amaro con quattro ignoranti di sindacati o quattro deficienti politici: se il problema sono io, me ne vado subito. O ci stano i soldi o Napoli Servizi deve morire. Io voglio approvare il bilancio e andare ma con questi lobotomizzati... Se incassi 100 e perdi 150 per sette anni, come si riesce a mantenere la situazione? Il problema è l'informazione innanzitutto: il problema o lo facciamo uscire o manteniamo la monnezza sotto il tappeto come fanno loro. Quelli hanno perso 5 anni sulle stronzate senza mettere mano all'unica riforma da fare, la riscossione. Le aziende incassano 40 euro su 100, la nuova legge dice che si deve spendere per quello che si incassa».

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