Boschi a Napoli: «Inchiodare
nel merito chi dice no a referendum»

Boschi a Napoli: «Inchiodare nel merito chi dice no a referendum»
Sabato 9 Luglio 2016, 13:11 - Ultimo agg. 16:51
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«Non siamo soli, non è la nostra una campagna solitaria, ci sono pezzi importanti dell'Italia migliore, tanti che si stanno dando da fare e che credono nel progetto di cambiamento». Così il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi, in un incontro a Napoli del comitato per il sì al referendum costituzionale di ottobre. Sul quale ha specificato: «Dobbiamo inchiodare nel merito chi dice no. C'è un tentativo da parte di chi si oppone di parlare solo di politica, di fare scaramucce e non di parlare si merito - ha detto -. Mandano un messaggio che con il no va a casa il governo, per loro è più difficile spiegare perché sono contrari alla riforma». Una riforma «che cambia il paese e lo rende più moderno ed efficiente».

«Serve la capacità di parlare a tanti uomini e donne che non sono impegnati nel Pd, ma credono in questa battaglia» ha proseguito il ministro. «In Parlamento abbiamo avuto un percorso di due anni molto complicato, anche lì c'è voglia di impedire il cambiamento. Questi sono stati anni in cui abbiamo avuto anche un dibattito utile e di merito, spesso però è stato un dibattito che si è concentrato su tutto tranne che sul merito delle riforme. Adesso siamo tutti impegnati come cittadini per il referendum di Ottobre. Il sì convinto al referendum lo possiamo dire solo tutti insieme e abbiamo bisogno dell'impegno di tutti voi - ha proseguito - Non è un problema di partito ma di scelta che vogliamo fare: chi vota no è un conservatore e decide di lasciare le cose come stanno, chi vota si vota per il cambiamento. Chi Vota no sta bene, è contento così, sono coloro che pensano meno a chi ha bisogno». 

Ha citato Marco Travaglio, il ministro e lo ha fatto per spiegare che «non è vero che serviranno più firme per il referendum abrogativo e che togliamo uno strumento di democrazia diretta». «Se la riforma passa rimane il referendum abrogativo cosi come è -  ha detto a Napoli - ci saranno gli stessi strumenti di oggi». «Accanto a questo ne aggiungiamo un altro, che garantisce, raccogliendo più firme , 800mila, un quorum molto più basso. Non è che vero che rendiamo più difficile il referendum». «È un esempio e ne potremmo dare altri», dice la Boschi che più volte sottolinea l'importanza di «dire la verità».

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