Campania, una sexy candidata per Caldoro: «Io non sono come la Minetti» | Foto

Campania, una sexy candidata per Caldoro: «Io non sono come la Minetti» | Foto
di Pietro Treccagnoli
Mercoledì 22 Aprile 2015, 09:39 - Ultimo agg. 27 Aprile, 17:24
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La sua immagine è diventata virale, come si dice nel mondo dei social network. E in poche ore ha raggiunto il limite massimo di amicizie consentite da Facebook.

Se voleva diventare una web-star (anche solo per il warholiano quarto d'ora) c'è riuscita in pieno. Stefania La Greca, 36 anni, un figlio, bancaria di San Giorgio a Cremano, ha annunciato la candidatura alle Regionali nella Lega Sud Ausonia con una foto sufficientemente provocante ed esibendo un invidiale décolleté, esaltato dal bikini. Il sessismo della Rete ha trovato pane per i propri denti. «La foto è di qualche anno fa», minimizza Gianfranco Vestuto, leader di Ausonia, folgorato dal meridionalismo, dopo essere stato candidato in passato sotto le insegne della Lega Nord e che sta al gioco dello strombazzamento mediatico. Grasso che cola. Ma il clamore ha mandato nel panico La Greca che e s'è voluta ritagliare qualche giorno per rilassarsi: «Ora sono a Pescara, proprio per questo». Pescara è il luogo ideale per rilassarsi.

Signora La Greca, però, un po' se l'è cercata, candidandosi e usando foto a dir poco intriganti. Cosa si aspettava?

«Ma io ho deciso di candidarmi per difendere la mia terra calpestata da una politica fallimentare e dai media».

Però ha scelto di puntare sulla bellezza.

«E allora? La bellezza non può essere un handicap».

Anzi di questi tempi aiuta. Ha adoperato pure un nickname, un soprannome, che non lascia dubbi, «Divina», e si esposta con un bikini. Non neghi che ci marcia?

«Quel nickname lo usavo già da ragazzina sui vari social e ormai fa parte di me.

Il bikini? E quale donna non lo indossa? Come siete bacchettoni».

Dai commenti in Rete, molto scollacciati, non sembra che prevalgano i bacchettoni.

«Non ho postato foto intime. Sono le mie forme che spingono le persone a ricamarci sopra».

Mettiamola così.

«Bisogna andare oltre l'apparenza. La verità è che in questo Paese la donna è giudicata ancora e solo come un oggetto sessuale. Invece, io voglio dare una mano alla mia Regione».

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