Napoli, cento anni dell'Unione Industriali: festa al San Carlo con Mattarella. De Vincenti: Bagnoli, intesa vicina. Boccia: «Fare di più al Sud»

Napoli, cento anni dell'Unione Industriali: festa al San Carlo con Mattarella. De Vincenti: Bagnoli, intesa vicina. Boccia: «Fare di più al Sud»
Giovedì 22 Giugno 2017, 11:00 - Ultimo agg. 20:16
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Il capo dello Stato Sergio Mattarella ha presenziato al teatro San Carlo di Napoli alla cerimonia per i cento anni della fondazione Unione Industriali di Napoli. Presente il ministro per il Sud, Claudio De Vincenti, che ha parlato del futuro economico del Sud e di Bagnoli. «I dati parlano molto chiaro, il Mezzogiorno conferma la ripresa del 2015 e la sviluppa. La Campania ha avuto una performance molto positiva. Questo è dovuto a una serie di fattori, di cui il decisivo è la nuova politica meridionalista che abbiamo avviato con il masterplan per il Mezzogiorno e con i patti per il Sud». In particolare in Campania, ha aggiunto il ministro, «abbiamo avviato una politica industriale con i contratti di sviluppo e gli interventi a sostegno dell'industria che sta dando frutti importanti. Insomma, la nuova politica meridionalista avviata nei mille giorni del governo Renzi e adesso con il governo Gentiloni mostra i suoi frutti. È un lavoro che viene dagli ultimi tre anni. E così che si ottengono i risultati, così dobbiamo continuare perché il Mezzogiorno ha bisogno di crescere ancora di più». 
 


Su Bagnoli «è in corso il confronto tecnico, mi sembra ormai che i punti chiave sono tutti risolti. Il Comune - aggiunge De Vincenti - ha aderito sostanzialmente al piano di rigenerazione urbana che avevamo varato, naturalmente chiedendo alcuni miglioramenti e aggiustamenti che ci sono sembrati molto ragionevoli». «Penso che siamo vicini a concludere un'intesa, ovviamente con la Regione che ha sempre lavorato in questa direzione, ma anche con il Comune per poter poi portare tutto in cabina di regia a luglio», conclude.
 
 

De Magistris. «Ringraziamo il Presidente della Repubblica Mattarella per l'attenzione costante che ha per la nostra città» ha detto De Magistris nel suo intervento di saluto al San Carlo. «Napoli europea è una sfida che si può vincere se si parte dalle profonde radici culturali, di solidarietà, di uguaglianza, di accoglienza e di libertà» ha detto il sindaco, sottolineando che «per vincere bisogna puntare sulle ricchezze dei territori, delle persone e delle professioni. Ritengo - ha aggiunto - che per raggiungere traguardi importanti bisogna puntare sempre di più sull'unita attraverso le diversità come questa città ha provato a fare nel momento più difficile per gli enti locali che vivono situazioni finanziarie complicate per normative generali». E per portare a casa il risultato, per vincere la sfida del futuro, la città di Napoli - come ricordato da de Magistris - «ha scelto di puntare sul suo popolo con le individualità ma anche con la collettività perché tutti insieme vogliamo dimostrare che appartenere alla nostra terra ha un senso di fierezza e di orgoglio».

Boccia.
«Al Sud dobbiamo fare di più, gli investimenti pubblici sono troppo bassi; allora lavoriamo a meccanismi che accelerino le procedure, come i project financing, spingiamo sui masterplan, apportiamo tutte le possibili semplificazioni procedurali». Il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, dal convegno per il centenario esorta affinché «il Mezzogiorno diventi il laboratorio per sperimentare soluzioni anticonvenzionali ed innovative per il Paese». «La nostra proposta di azzerare il cuneo fiscale per i primi tre anni per le assunzioni dei giovani a tempo indeterminato dà valore al lavoro e non ai sussudi, include i giovani e questo in particolare è rilevante al Sud, dove la disoccupazione giovanile ha ancora dimensioni drammatiche non solo per le proporzioni ma per il disincanto che genera» ha proseguito Boccia. «Una misura del genere - ha aggiunto - porterebbe non solo maggiore crescita, ma sarebbe un segnale fortissimo per combattere l'ansietà e consentirebbe ai nostri ragazzi di costruire il loro progetto di vita, concilierebbe le ragioni della società con quelle dell'economia» Secondo Boccia «determinerebbe uno choc positivo in termini di fiducia, per questo c'è bisogno di un investimento rilevante, non possiamo dibattere su timide misure».

Jaguar in Confindustria.
Nel corso del convegno-evento, Jaguar Land Rover Italia, ha annunciato la sua entrata in Confindustria e la convenzione con la Confederazione. «Pe lo sviluppo - ha spiegato Fabio Romano, Direttore Generale Sales Operations di Jaguar Land Rover Italia - il mondo dell'auto è parte fondamentale ed i nostri iconici marchi, senza dubbio, sono a loro volta parte fondamentale del mondo automotive ai più alti livelli». Al San Carlo non è stata annunciata e illustrata solo la convenzione con Confindustria, ma comunicata anche l'adesione del Gruppo a Unindustria (l'associazione degli industriali del Lazio, la regione in cui Jaguar Land Rover Italia ha la sede). «Questa adesione - ha aggiunto Fabio Romano - è la naturale conclusione di un percorso che ha voluto avvicinare il nostro Gruppo al mondo della più importante organizzazione di imprese italiana, e che ci ha visto protagonisti di numerose iniziative, tra cui il convegno biennale della Piccola industria. Per noi credere nel valore dell'impresa significa anche essere concretamente, e non solo a parole, dalla parte di tutte le imprese, dalle più grandi alle più piccole. Per questo non ci siamo accontentati di aderire ad un'organizzazione, ma abbiamo voluto creare un sistema di vantaggi a favore delle imprese che si riconoscono in questa organizzazione e nei suoi valori». 

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