Città metropolitana, pasticcio liste:
​tutte a rischio esclusione

Città metropolitana, pasticcio liste: tutte a rischio esclusione
di Luigi Roano
Martedì 20 Settembre 2016, 09:19
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Sei liste, tutte sub iudice, con la novità che per la prima volta è presente il M5S, per un totale di 87 candidati al Consiglio metropolitano, di questi ne saranno eletti solo 24. Giova ricordare che non si tratta di elezione popolare ma ristretta al ceto politico, si possono candidare solo sindaci e consiglieri comunali di Napoli e dei 92 comuni della provincia. Elezioni che si terranno il 9 ottobre, con un corpo elettorale composto da poco meno di 1600 amministratori. E visto il sistema elettorale - basato sul voto ponderato - i consiglieri comunali di Napoli hanno un peso più o meno 800 volte superiori a quello dei loro colleghi degli altri comuni.

Prima di approfondire il tema politico, occorre ricordare quali sono le liste in campo: «Lista con de Magistris»; «Forza Italia»; «Pd»; «M5S»; «Noi Sud» e «Napoli popolare». Perché sono tutte sub iudice? «Dobbiamo valutare se tutti gli adempimenti sono stati espletati in maniera corretta - spiega il segretario generale della ex Provincia Antonio Meola - se non ci sono sottoscrittori che hanno firmato per due liste, se ciascun candidato è in regola con l'intera documentazione. Un lavoro che contiamo di terminare al massimo entro venerdì». Cosa significa? Le liste devono contenere un minimo di 12 candidati e un massimo di 24, ce ne sono due, quelle del Pd e del M5S, che ne hanno rispettivamente 12 e 13. Nella sostanza, per i democrat basta che la documentazione di un solo candidato non sia a posto che l'intera lista viene depennata. I grillini pure stanno sul filo, bastano due defaillance e anche loro potrebbero essere estromessi dalla competizione elettorale. Un quadro non confortante perché l'errore è sempre dietro l'angolo come hanno dimostrato le recentissime elezioni comunali dove sono state tagliate decine di liste.
Torniamo alla politica. Iniziamo dalla lista degli arancioni, i candidati sono 18, è quella più numerosa e raggruppa tutta la maggioranza. I sostenitori del sindaco metropolitano Luigi de Magistris puntano e molto sui consiglieri comunali, in campo ci sono Elena Coccia, Elpidio Capasso, David Lebro, Salvatore Pace e Carmine Sgambati, dunque ben 5. Completano la lista poi esponenti provenienti dai comuni della provincia. Tra gli arancioni è esploso il caso di Gaetano Troncone, consigliere comunale uscente al Consiglio metropolitano e non ricandidato. Troncone guarda al Pd come da lui stesso ammesso e in particolare alla componente di Area Riformista di Gianluca Daniele, molto critico con il gruppo dirigente democrat. Troncone potrebbe passare dunque nel Pd? Al momento non è solo un'ipotesi ma qualcosa in più. Come si diceva completano la lista Francesco Iovino, Domenico Marrazzo, Paolo Tozzi, Marco Ponticiello, Vincenzo Cirillo, Rina Russo, Antonio Marino, Giovanni Santoro, Salvatore Granato, Raffaele Cacciapuoti, Vincenzo Carfora, Elvira Vitelli e Giuseppe Di Girolamo.

Veniamo al Pd, solo 12 i candidati, una scelta che è figlia di un accordo interno dove ciascuna area e ras del partito ha piazzato il suo candidato. La ratio è quella di non farsi la guerra l'uno con l'altro e si punta a eleggere almeno 5 consiglieri metropolitani. «Ci presentiamo a questo appuntamento elettorale con l'obiettivo di continuare a svolgere un ruolo da protagonisti nel processo di costruzione del nuovo Ente metropolitano» dichiara il segretario del Pd Venanzio Carpentieri. Nella sostanza per Mario Casillo corrono Giuseppe Cirillo sindaco di Cardito e Michele Maddaloni consigliere di Ercolano, dal Consiglio comunale di Napoli viene fuori Alessia Quaglietta sostenuta da Emilio Di marzio e Ciro Fiola tanto per fare un esempio. In Forza Italia i candidati sono 17 gli azzurri non candidano nessuno a Napoli ma ospitano Andrea Santoro di Fli. Area Popolare di Gioacchino Alfano e Pasquale Sommese punta su Mimmo Palmieri e Raffaele Lettieri: «Ci presentiamo a al voto forte dell'adesione di 109 consiglieri comunali. È un dato che conferma il grande radicamento dei moderati negli enti locali di Napoli» chiosa Sommese. «Noi Sud» dell'ex ministro Enzo Scotti e del senatore Antionio Milo punta a da eleggere almeno 2 consiglieri così come i grillini che mettono in campo l'ex candidato sindaco a Napoli Matteo Brambilla.
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