Consiglio regionale campano,
​un politico su tre non produce atti

Consiglio regionale campano, un politico su tre non produce atti
di Gerardo Ausiello
Domenica 16 Ottobre 2016, 11:39
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Il tempo è galantuomo. Una massima eloquente, che vale anche per i politici. Specie quando si avvicina il momento delle famigerate statistiche. Un terzo di legislatura, tra alti e bassi, tra polemiche e conquiste, se n'è praticamente andato. Si tratta ora di tirare le prime somme. Che non sono esaltanti, o almeno non per tutti. Se infatti si guarda alla produttività dei consiglieri regionali, si scopre che quasi uno su tre non ha presentato (come primo firmatario, s'intende) neppure una proposta di legge, né un'interrogazione, e non ha mai attivato nemmeno una procedura di question time. Niente di niente.

Sia chiaro: non basta questo a fare di un esponente dell'assemblea legislativa campana un «fannullone». L'attività politica di un consigliere è certamente più articolata: prevede, tra l'altro, la facoltà di intervenire in aula, denunciare eventuali anomalie attraverso gli organi di stampa, mettere in campo azioni ispettive e di controllo. Però la quantità di atti presentati è comunque un elemento di cui tenere conto nella valutazione complessiva sull'operato di un pubblico amministratore. E allora scopriamoli questi numeri, disponibili sul sito istituzionale del Consiglio regionale (nel primo semestre gli aggiornamenti erano a cura della segreteria generale, poi l'incombenza è passata ai coordinatori dei gruppi politici: se dunque qualche dato non risultasse aggiornato, la responsabilità è dei gruppi stessi).

A conti fatti, le proposte di legge presentate dai 50 consiglieri (escluso il governatore De Luca) ammontano complessivamente a 115: poco più di due a testa; le interrogazioni sono 101, ovvero circa due a testa; solo 8, invece, le richieste di chiarimento attraverso lo strumento del question time. 
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