De Luca al sindaco di Pomigliano:
«Per il Sì regala pizze». Contestazioni

De Luca al sindaco di Pomigliano: «Per il Sì regala pizze». Contestazioni
di Gerardo Ausiello (inviato)
Lunedì 21 Novembre 2016, 20:15 - Ultimo agg. 21:14
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Pomigliano d'Arco. Dice di essere in silenzio stampa, ma alla fine De Luca parla di tutto tranne che delle frasi choc su Rosy Bindi, mentre all'esterno una quindicina di manifestanti per il No protestano citando Gomorra. Il presidente campano torna sulla contestata riunione all'hotel Ramada e rilancia: «Ho chiesto al sindaco di Agropoli di distribuire le fritture di pesce, a te - dice ironizzando rivolgendosi al sindaco di Pomigliano Russo, socialista vicino a Forza Italia che, a sorpresa, voterà sì - chiedo di portare un giro di pizze. Hanno parlato di voto di scambio scatenando contro di me la crociata del totano arrostito e delle alici fritte». Quindi attacca: «Non ho niente da dare e niente da vendere, altro che voto di scambio. I miei valori sono quelli di mio padre, contadino costretto ad emigrare dalla Lucania perché la terra era arida».
 

 

Sulle tensioni interne al Pd, rispondendo a una provocazione di Russo, osserva: «Non sei stato misericordioso ma non posso darti torto. Molti non ci votano per colpa delle correnti». E ancora, sempre replicando alle polemiche di questi giorni: «Con tanti problemi che abbiamo si sono inventati la crociata del totano arrostito e delle alici fritte, ma vi possino... Non posso dirlo, ne parliamo il 5 dicembre». Non mancano le solite accuse ai giornalisti: «Sono un benefattore, ho dato più lavoro io a giornalisti e avvocati di Marchionne, Mattarella dovrebbe nominarmi commendatore del lavoro». Su Bindi, invece, il no comment, nonostante l'assist del sindaco di Pomigliano: «Bindi ha detto che la camorra è nel Dna dei napoletani e che De Luca è un impresentabile. Il governatore ha chiesto scusa per l'interpretazione data alle sue parole, ma lei ha chiesto scusa al governatore?». De Luca lo guarda, accenna un timido sorriso. Poi chiosa: «Non parlo, devo essere come un monaco buddista».

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