De Luca: «Se cade il premier
​dopo con chi parlo?»

De Luca: «Se cade il premier dopo con chi parlo?»
Mercoledì 16 Novembre 2016, 18:20 - Ultimo agg. 19:20
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Il rischio che il referendum possa avere conseguenze negative sulla stabilità politica, preoccupa il governatore della Campania, Vincenzo De Luca. «In giro - ha osservato intervenendo a un forum su impresa e ricerca promosso a Napoli dall'università Suor Orsola Benincasa - c'è gente che pensa solo a come far cadere il Presidente del Consiglio che, detto tra noi, non ha un bellissimo carattere, ma io ho il terrore del dopo 4 dicembre. Se casca tutto con chi andiamo a parlare? Con chi programmo il futuro? Con un omologo di Mario Monti, un suo allievo? Serve stabilità istituzionale e una linea di comando con cui ragionare oltre i sei mesi». De Luca ha definito il dibattito politico sul referendum «da pollaio, qualcosa di deprimente».

Cita a modello il sistema democratico americano il governatore campano Vincenzo De Luca (dove «un signore esteticamente improponibile vince con una minoranza») per adombrare il pericolo di una democrazia italiana inconcludente e a rischio. «In Italia - ha detto De Luca oggi a Napoli intervenendo a un forum su ricerca e impresa - la democrazia è a rischio se non c'è chi decide. Al comando ci deve essere la politica, l'economia o i militari. Ma una catena di comando è ineliminabile. Nel nostro sistema invece non vince mai nessuno del tutto e non perde mai nessuno del tutto. La conseguenza è che non si combina niente».

De Luca ha aggiunto: «Trump vince con il 25% dei voti e con 600 mila voti in meno in assoluto. Fosse successo in Italia i costituzionalisti si sarebbero incatenati, ci sarebbero stati fiumi di lacrime, discussioni infinite sulla concentrazione di poteri. Una democrazia che non decide mai muore e allora anche da noi il primo Trump che passa per la tangenziale finirà per diventare credibile».


Ma quanto dura il presidente? La curiosità sussurrata dal presidente del Cnr, Massimo Inguscio, viene riportata a Vincenzo De Luca, relatore come lui in un forum promosso a Napoli dall'Università Suor Orsola Benincasa su ricerca e impresa. Il governatore fa una smorfia e mette la mano nella giacca alla ricerca di qualcosa che poi estrae. È un corno rosso. «Utilizzarlo è contro la religione - ha spiegato tra l'ilarità generale dei presenti - ma non utilizzarlo è contro la prudenza. Comunque voglio rassicurarvi, godo di ottima salute, conto di esserci anche tra quattro anni».
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