De Magistris attacca: «Patto per la Campania una presa in giro». De Vincenti: «Non si permetta di parlare di truffa»

De Magistris attacca: «Patto per la Campania una presa in giro». De Vincenti: «Non si permetta di parlare di truffa»
di Luigi Roano
Lunedì 25 Aprile 2016, 13:43 - Ultimo agg. 18:26
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«Vergogna, vergogna, vergogna, lo dico tre volte perché è grave che Renzi abbia scelto in campagna elettorale di schuerare il governo contro il sindaco di Napoli legittimamente eletto», così Luigi de Magistris a margine delle cerimonie per l'anniversario del 25 aprile. Il riferimento è al vertice in Prefettura di ieri del primo ministro con i parroci della Sanità al quale ha partecipato anche Valeria Valente candidata a sindaco del Pd partito di cui il premier è segretario nazionale. «Ho parlato con il prefetto Gerarda Pantalone alla quale ho espresso tutta la mia delusione perché il comportamento di Renzi la dice lunga sulla sua cultura istituzionale, e dire che siamo in piena par condicio».

Sui temi del vertice, vale a dire anche la firma sul patto per la Campania siglato da presidente del Consiglio e governatore Vincenzo De Luca è ancora polemica. Renzi ha chiarito che gli unici «due con i quali non c'è stata firma sono Emiliano e de Magistris» tirando in ballo anche il governatore della Puglia suo oppositore tra i democrat. Il sindaco anche qui replica: «Mi sono sentito con Emiliano, lui è del Pd e io sto politicamente da un'altra parte, ma abbiamo convenuto assieme che il Patto è una truffa perché si tolgono soldi al sud, 3 miliardi e non si mettono. E poi non si capisce perché questi fondi li debba gestire Invitalia. E poi qual è la grand enovità, che i fondi Ue ora verranno spesi bene? Ne parlasse con la Valente che ha governato per anni e oggi fa la sua candidata. Io non sono mai stato invitato al tavolo e mi sembra davvero una cosa incredibile che Napoli non sia rappresentata, evidentemente il premier ama fare accordi solo con chi gli dice sempre di sì senza fare discussioni».

De Magistris insiste ancora e il bersaglio diventa De Luca: «Vorrei ricordare che io  pur avendo molti motivi per criticare il Pd, non ho partecipato alla campagna elettorale che ha portato De Luca alla Regione salvagurdando l'istituzione che rappresneta. Prendiamo atto, invece,  che il presidente della Regione sta facendo campagna elettorale mettendo a disposizione l'istituzione di cui è presidente al servizio della Valente. Gli voglio ricordare che da giugno in poi, quando sarò rieletto, dovrà poi tornare a parlare con me».  

Poi il sindaco attacca il "Patto per la Campania". «È una presa in giro» ha detto. «Non ha presentato nulla. È un testo che si limita a dire: spenderemo bene i fondi europei. E ci mancherebbe pure. In realtà toglie fondi per tre miliardi alla Campania, e sottrae risorse anche alla Puglia: ne ho parlato ieri al telefono con Michele Emiliano». Ma ciò che al sindaco di Napoli appare più grave «è che si vuole far gestire a Invitalia i fondi per il Sud, siamo all'esproprio delle risorse». Davigo, prosegue l'ex pm, «esorta il Paese a cambiare verso, sono molto d'accordo con lui. Apriamo gli occhi su Invitalia. Perché i fondi destinati ai territori devono essere gestiti da Invitalia? Di Davigo apprezzo coerenza, coraggio, onestà intellettuale, ma penso che nelle ruberie non ci sia solo una fetta significativa politica: ci sono anche pezzi di istituzioni che rubano, non si vergognano e ogni giorno mortificano ciò che rappresentano». Delle quindici intese territoriali previste dal Masterplan del Governo per il Mezzogiorno sono, al momento, ferme solo quelle con la Città metropolitana di Napoli e con la Regione Puglia, ha ricordato ieri il premier. «Sono due anni che cerco di incontrarlo per ragioni istituzionali, ma non ci riesco. Lui dice che sono ferme le intese con Emiliano e de Magistris, ma se non incontra il sindaco... E poi, accordo significa solo fare ciò che dice lui e partecipare alla truffa della politica? Noi non ci stiamo». 

Pronta la replica del 
sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti: «Non si permetta De Magistris, che si rifiuta di fare il suo dovere di sindaco verso i cittadini di Bagnoli, di parlare di truffa.
Il Patto per la Campania prevede interventi concreti per 9,5 miliardi, di cui 2,780 miliardi messi a disposizione dal Governo sul Fondo Sviluppo e Coesione e gli altri su ulteriori risorse nazionali, oltre che dai programmi operativi della Regione Campania. Questi sono numeri e fatti, noi non stiamo certo ad aspettare lui». «Quello per la Campania firmato ieri a Napoli - conclude De Vincenti - è il primo di tredici Patti che verranno sottoscritti nelle prossime settimane con le Regioni e le Città metropolitane che condividono insieme al Governo l'obiettivo della rinascita del Mezzogiorno. A de Magistris lasciamo le chiacchiere e la propaganda».
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