Polemiche De Magistris-Orlando
a chiusura della campagna elettorale

Polemiche De Magistris-Orlando a chiusura della campagna elettorale
di Domenico Maglione
Giovedì 22 Giugno 2017, 22:08
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Arzano. Botta e risposta tra il ministro Orlando e De Magistris alla chiusura della campagna elettorale che vede contrapposta alla candidata di demA, Fiorella Esposito, il rappresentante del Pd, Gennaro De Mare. Il ritardo accumulato da Luigi De Magistris sulla tabella di marcia, più di un’ora, non ha certamente frenato, intanto, l’entusiasmo di una folla di giovanissimi sostenitori di Fiorella Esposito che ha accolto in maniera trionfale il sindaco di Napoli sul palco allestito nella centralissima piazza Raffaele Cimmino.

Nemmeno il tempo di ringraziare per l’accoglienza che il leader di demA, considerati anche i tempi ridotti a disposizione, per la partecipazione ad altro comizio, è partito subito all’attacco degli avversari che intanto qualche ora prima avevano radunato gli stati maggiori in una caffetteria della periferia dove avevano incontrato il Ministro di Grazia e Giustizia, Andrea Orlando. «Ha sbagliato sede: Orlando doveva venire in questa piazza dove si fa politica vera, dove la gente ci mette la faccia, la passione e il coraggio. Noi non promettiamo posti di lavoro e altre prebende ma solo giustizia, legalità e onestà. Riteniamo di cambiare volto a questa città senza promettere fritture di pesce».

Anche Orlando non era stato tenero nei confronti di De Magistris. «C’è stata una grande occasione che era quella della nascita delle aree metropolitane che fino a qui è stata purtroppo sprecata. Bisogna ripensare ai rapporti tra centro e periferia, di non pensare ai paesi che sono cresciuti intorno a Napoli semplicemente come quartieri dormitorio, come fa il sindaco di Napoli che non ha creduto a questa prospettiva di integrazione. Chi si ispira a De Magistris può dire quello che vuole ma non è assolutamente credibile se dice che è amico delle periferie, perché l’area metropolitana è rimasta solo sulla carta. Questa è una grande area che può essere tale solo se tutte le sue parti, istituzioni ovviamente comprese, si integrano e collaborano per il rilancio del territorio».
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