De Magistris: «Incontro con Renzi
a breve: non parleremo solo di Bagnoli»

De Magistris: «Incontro con Renzi a breve: non parleremo solo di Bagnoli»
di Luigi Roano
Martedì 12 Luglio 2016, 16:11 - Ultimo agg. 16:21
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Aspetta che il telefono squilli il sindaco Luigi de Magistris, ma senza ansia: «Renzi? Ci incontreremo nelle prossime ore - racconta in una intervista a Julie - su Bagnoli non ho cambiato idea, ma non c'è solo Bagnoli vorrei illustrare al premier quello che stiamo facendo per Napoli e quello che vorremmo fare».

Oggi, tuttavia, il sindaco sarà a Roma intorno alle 14 per il primo consiglio nazionale dell'Anci, Renzi a quell'ora dovrebbe essere di ritorno da Milano - probabilmente - verso la Capitale. Quella l'occasione per il vertice? Torniamo a Napoli. L'attenzione del sindaco è rivolta alle questioni interne, le acque sono agitatissime in vista di lunedì, quando si riunirà per la prima volta il nuovo Consiglio comunale. In quella sede dovrebbe presentare i primi cambiamenti alla giunta e le pressioni di chi vuole entrare sono forti. La cifra politica della situazione è che questo secondo quinquennio, sul fronte degli equilibri, non sarà facile da gestire. Così de Magistris ancora una volta parla alla giunta in maniera dura: «Con le sfilate di Dolce&Gabbana - spiega - abbiamo portato Napoli al top nel mondo, però sono arrabbiato perché bisogna fare di più, ci sono aspetti del decoro della città che ancora non vanno, Napoli non può avere le erbacce, bisogna migliorare nei trasporti».

Tutti gli assessori riconfermati - dunque - sono sotto esame. Poi de Magistris sposta il tiro sull'Assemblea cittadina ed è ficcante. «Mi auguro che il Consiglio sia subito all'altezza della situazione, c'è l'elezione del presidente del Consiglio comunale, quella dei vice, mi auguro si possano fare anche i presidenti delle commissioni. Poi io presenterò la giunta, ci sarà il primo ritocco e uno più robusto sulle deleghe». Chiaro no il messaggio? Nessun ricatto, prima l'elezione del presidente dell'Assemblea cittadina, dovrebbe essere Sandro Fucito, assessore al Patrimonio, ma eletto in aula e che preferirebbe per ora il ruolo di numero del Consiglio a quello di assessore, scelta condivisa con il sindaco. Poi si parlerà di giunta e di ricambi. Con chi ce l'ha de Magistris in particolare? Di sicuro fra questi c'è David Lebro de «La Città» che esce allo scoperto. Lebro chiede spazio in giunta e candida Roberta Giova, con la quale alle elezione ha fatto un ticket e rimasta fuori dall'Aula. Al suo Posto è entrato Vincenzo Solombrino. Lebro ha scritto una lettera al primo cittadino: «La seconda ed ultima consiliatura - ha l'obbligo di acquisire il contributo di tutti, specialmente di chi ha partecipato e creduto sin dal primo giorno in questo percorso. La coalizione che ti ha sostenuto era composta da diverse anime che necessitano di essere rappresentate, ovvero coalizione che vince governa».

Ancora Lebro: «Nel rispetto delle tue prerogative ti invito a valutare la necessità politica di avere un rappresentante della nostra lista in Giunta». Come reagirà de Magistris? Oltre i confini della maggioranza, c'è l'opposizione, ieri la deputata di Fi Mara Carfagna (nella foto a destra) eletta consigliere espletato in via Verdi le formalità burocratiche. Siparietto fuori Palazzo San Giacomo dove ha incontrato, una casualità, il fratello del sindaco Claudio de Magistris, il capo di Gabinetto Attilio Auricchio, Raimondo Pasquino ex presidente del Consiglio comunale e lo stesso Fucito. La Carfagna ha rinunciato ai benefit e al telefonino e si schiera subito con i napoletani: «Dopo la chiusura di Casa Fiorinda - racconta - e un confronto con Elena Di Filippo per raccogliere le preoccupazioni della coop Dedalus, oltre che una loro richiesta di aiuto al Comune, perché trovi gli stanziamenti necessari a non interrompere il servizio, il mio appello va soprattutto al Governo. È ora che Matteo Renzi e Maria Elena Boschi si rendano conto che è arrivato il momento di fare sul serio». Casa Fiorinda, è un centro antiviolenza a difesa delle donne.
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