Tempo di elezioni, è il giorno della conta delle schede: rosa per la Camera, gialla per il Senato. Dall'avvio delle operazioni, sono 25 su 884 i seggi non ancora costituiti a Napoli e altri 20 per le sezioni estero. Più di quanti conteggiati, in via preliminare, dall'ufficio del Comune. 123 le surroghe disposte in anticipo dalla Corte di Appello, cui vanno aggiunte le sostituzioni dell'ultimo minuto: 219 in totale. Un presidente su quattro non si è presentato. Ecco il punto della situazione (che resta in evoluzione).
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I seggi ordinari e speciali
Nel capoluogo campano le sezioni ordinarie sono 884, i seggi speciali 56 (dagli ospedali al carcere), per oltre 728mila cittadini (esattamente 728198) chiamati alle urne. Così suddivisi: 340.788 maschi e 387.410 femmine. Tra loro, 3.245 neo-maggiorenni. Al voto domani, dalle 7 alle 23, questa volta basta mettere una croce sul nome del candidato o sul simbolo nel collegio uninominale; per il plurinominale, è indicato invece il contrassegno di ciascuna lista o delle liste riunite in coalizione e collegate. Scruitinio nella notte, programmato subito dopo. E c'è una particolare attenzione, necessaria, per i più fragili: i non deambulanti possono andare anche in seggi diversi da quelli di iscrizione. Non tutte le sedi sono infatti prive di barriere architettoniche. Quelle attrezzate sono elencate sul sito istituzionale www.comune.napoli.it.
Gli addetti e i disagi
Presentissimi i dipendenti partenopei di bus e metro tra gli addetti al voto: 400, in totale. Tant'è che è la stessa società di trasporti Eav a segnalare inevitabili disagi soprattutto per gli abitanti dell'hinterland. «Allo stato - premettono i vertici in una nota - non vi sono norme che limitino il diritto di assumere funzioni elettorali ben precise, sia come presidente di seggio, che come scrutinatore o rappresentante di lista». Conseguenza: corse soppresse domenica 25 settembre e lunedì 26, l'elenco è in aggiornamento sul sito aziendale: «Nelle prossime ore - assicurano da Eav - monitoreremo l'evolversi della situazione, con l'obiettivo di comunicare tempestivamente eventuali variazioni dei servizi sia ferroviari che automobilistici».
Le operazioni di domenica
Intanto, l'allarme resta alto per la costituzione dei seggi perché domani se ne insediano altri 289, solo a Napoli, destinati esclusivamente allo spoglio dei voti degli italiani all'estero che per la prima volta si svolge in cinque città, e non più esclusivamente a Roma. Qui si contano già 73 defezioni tra i presidenti di seggio per circoscrizione estero. E il timore è che non tutti i numerosi scrutatori nominati si presentino: ne servono circa 1200 per procedere con le operazioni. E, a questa preoccupazione, si aggiunge quella che in pochi siano al corrente della possibilità di farsi avanti in mattinata per subentrare agli assenti. Di qui l'invito del Comune rivolto «ai cittadini interessati, in possesso dei requisiti previsti dalla legge, a recarsi, alle 10 in una delle due sedi» prescelte: in via Terracina, nell'istituto Rossini-Boccioni e liceo scientifico Labriola; in viale Kennedy, nell'istituto tecnico indistruiale Righi.
Voto sotto la pioggia
Anche il maltempo rischia di complicare le cose. La Protezione civile della Regione ha infatti emanato un avviso di allerta meteo per piogge e temporali anche di forte intensità su tutta la Campania dalle 6 di domani, domenica 25 settembre, alle 6 di lunedì 26 settembre. «Il livello di criticità idrogeologica e idraulica è arancione sui settori centro-settentrionali e, in particolare, sulle zone 1, 2, 3 (Piana Campana, Napoli, Isole, Area Vesuviana; Alto Volturno e Matese; Penisola Sorrentino-Amalfitana, Monti di Sarno e Monti Picentini). Possibili frane, colate rapide di fango, caduta massi, instabilità di versante, allagamenti, voragini», si legge nel bollettino. Ancora: «Il livello di criticità idrogeologica e idraulica è giallo su tutto il resto della regione».
L'appello del sindaco
Un'altra incogninta è il rischio che le urne rimangano vuote. «Il forte astensionismo che rischiamo domani ci deve far interrogare soprattutto quando vediamo che si astengono i giovani, perché significa che chi sta costruendo il proprio futuro non crede che la politica possa dare il contributo», è il ragionamento del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.