Elezioni 2022, Salvini a Napoli dai tassisti: «No alle multinazionali»

Elezioni 2022, Salvini a Napoli dai tassisti: «No alle multinazionali»
di Adolfo Pappalardo
Venerdì 26 Agosto 2022, 11:00 - Ultimo agg. 15:31
5 Minuti di Lettura

Allevatori bufalini. Tassisti. E oggi gli imprenditori balneari. Matteo Salvini per la due giorni campana punta sulle categorie dove l'appeal con la Lega c'è già ed è forte. Incontri brevi, brevissimi, pur di toccare quasi tutta la regione dal litorale casertano sino al Cilento. Tutto in un giorno ieri. «Il mio sogno è tornare a fare il ministro dell'Interno? Il mio sogno è fare qualcosa di utile al Paese. Poi decideranno gli italiani con i loro voti che cosa sarà. Se dovessi scegliere? Mi accontento di fare il presidente del Consiglio e di nominare un ministro dell'Interno all'altezza», scherza lui, ma non troppo, a Giugliano dove incontra i proprietari di uno chalet oggetto di un attentato alla vigilia di Ferragosto. Prima invece in piazza Gramsci giusto un saluto dal palco, appena 4 minuti, interrotto pure da un gruppo di contestatori che protestava con la Terra dei Fuochi: «Prendetevela con De Luca...», risponde il leader della Lega.

La prima tappa è in Terra di lavoro, a Grazzanise, dove gli allevatori bufalini da mesi sono sul piede di guerra contro gli abbattimenti dei capi di bestiame a causa della brucellosi. «Trecento aziende perse sono un delitto ma le 700 che restano vanno aiutate ed è l'impegno che prendo.

Io spero che qui arrivino tanti altri segretari e capi di partito perché la soluzione del problema riguarda tutti: il latte e la mozzarella non sono di destra o di sinistra, quello che possa fare è portare il problema a livello nazionale», arringa Salvini prima di dare un colpo al governatore. «È sconcertante che De Luca in 229 giorni non vi abbia concesso una riunione, è mancanza di rispetto far aspettare anche perché qui ci sono lavoratori e non gente che prende il sole. Porterò la vostra voce a livello nazionale e già oggi (ieri, ndr) chiamerò il ministro Speranza e la Lamorgese chiedendo di convocarvi prima delle elezioni altrimenti, gli dirò, giustamente si incazzano». 

Video

A Giugliano, nel Napoletano, si cambia registro. Qui tappa veloce, giusto il tempo di portare solidarietà agli imprenditori colpiti da un attentato dei clan: «Sono venuto a prendere un caffè qui perché in questo chalet ci sono imprenditori che hanno avuto il coraggio di dire no' alla camorra, e di rialzare la testa dopo un attentato. Loro sono un modello», dice prima di annunciare che se andrà al governo «assumeremo 10mila tra poliziotti e carabinieri ma serve anche potenziare l'agenzia beni sequestrati e confiscati, che è vitale». Ma a Giugliano, uno degli epicentri della Terra dei fuochi, si tocca anche il tema delle ecoballe. «Qui c'è da vergognarsi: morire di tumore per il semplice fatto di vivere in una zona è fuori dal mondo. Avere ecoballe che da anni non sono smaltite e rifiuti che sono ovunque come una perenne emergenza vuol dire che c'è qualcuno che ha interesse a non risolvere il problema. Eppure ricordo le inaugurazioni di Renzi e De Luca che vi promettevano di toglierle...». 

 

Infine tappa nel capoluogo dove Salvini incontra i tassisti nella sede di una delle cooperative: una delle più grosse, la Consortaxi guidata dal presidente Ciro Langella. E qui Salvini gioca praticamente in casa. «Onorati di ricevere il leader dell'unico partito che ci ha difeso. Noi non siamo contro le riforme basta solo che non ci danneggino», spiega il presidente Langella. «Abbiamo fatto una battaglia da soli con il governo uscente sui tassisti e la faremo sui balneari, perché i decreti attuativi per chi gestisce le spiagge verranno approvati dal nuovo governo. Bisogna quindi garantire a chi ha pagato una licenza di poter andare avanti a lavorare. Sono assolutamente due impegni che la Lega ha preso. Sui tassisti siamo riusciti - aggiunge Salvini - a vincere già la battaglia, poi c'è da chiudere finalmente il contenzioso tra taxi e Ncc, ma fare regali a multinazionali e Uber non fa parte del nostro dna». Con il leader della Lega tutto il gruppo dirigente, ora candidato alle politiche. Dall'uscente Gianluca Cantalamessa ai consiglieri regionali Gianpiero Zinzi e Severino Nappi. «La Lega sta combattendo da sola, con i tassisti, la battaglia contro norme europee inique e contro le multinazionali», aggiunge quest'ultimo, artefice dell'incontro a cui teneva Salvini. E nel capoluogo l'ex ministro ribadisce come non sarà messo in discussione il Patto per Napoli: «Aiutare i Comuni in difficoltà economica è fondamentale, poi con il costo dell'energia che c'è adesso ci saranno centinaia di comuni in difficoltà economica. Da Nord a Sud ci sono sindaci che non sanno come chiudere i bilanci quindi sarà fondamentale aiutare i sindaci a chiudere i loro bilanci. Poi se ci sono amministrazioni che hanno sperperato e sprecato è un altro paio di maniche, ma non ci devono andare di mezzo i cittadini». Infine una battuta sui paracadutati degli altri partiti in cui annuncia anche come il ministro del Sud «sarà meridionale». «Altri partiti - conclude - candidano gente a caso in giro per l'Italia, in Campania sono orgoglioso delle liste che abbiamo presentato: e in lista abbiamo messo campani». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA