Lettieri: Gomorra in tv è pericolosa
un comitato di garanti sugli appalti

Lettieri: Gomorra in tv è pericolosa un comitato di garanti sugli appalti
di Maria Pirro
Mercoledì 15 Giugno 2016, 17:45 - Ultimo agg. 16 Giugno, 08:26
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«De Magistris sbaglia a rifiutare il confronto. Lo fa per paura di perdere al ballottaggio di domenica, ma isola Napoli anche nella discussione elettorale». Così il candidato sindaco Gianni Lettieri apre il duello a distanza, organizzato al Mattino, e chiude invece la sua intervista annunciando misure straordinarie contro la corruzione. «Costituirò un comitato di garanti per la trasparenza, la legalità e la verifica degli appalti che sarà presieduto da Vincenzo Galgano, l'ex procuratore generale della Corte d'Appello sceglierà tutti gli altri componenti». 
 



Sullo sfondo, lo scenario nazionale e internazionale. «Negli Stati Uniti voterei per Clinton», dice Lettieri. No alla Brexit. «Del referendum se ne riparla lunedì». Sì all'eutanasia e alle unioni civili, «anche gay», no alle adozioni e ai matrimoni tra persone dello stesso stesso.  «La fedeltà è un valore: anche in politica». In primo piano c'è la questione sicurezza e babygang: «A 16 anni, più della punizione, servono scuola e lavoro; l'esercito non può combattere la criminalità». E la serie tv Gomorra «è pericolosa: può essere un modello che qualche ragazzo imita». Lettieri rivela: «Io non riesco a vederla più di qualche minuto, mi fa star male, rappresenta alcune verità». 

Un'altra questione controversa è quella degli abusi edilizi, con l'ipotesi di una sanatoria. Lettieri si impegna a definire le pratiche presentate con i vecchi condoni, «ferme al Comune», e a valutare le diverse esigenze prima degli abbattimenti. Mentre a Bagnoli «lo sviluppo è possibile solo se sarò eletto io, altrimenti tutto resterà fermo per altri 15 anni», avverte. Con Renzi «ho affinità», gli «starò addosso per farlo passare dalle parole ai fatti».

Gli altri punti del programma indicati sono i seguenti: fare cassa con la vendita delle case popolari, ridurre le tasse di mille euro, un nuovo arredo sul lungomare, subito la riqualificazione del centro storico, più autobus in circolazione, agevolazioni ai tassisti per comprare macchine ibride, rilancio senza cedere le terme di Agnano. Via i cassonetti dalle strade, niente termovalorizzatore, «ma servono 2-3 impianti di compostaggio da realizzare dove sono già gli Stir». E lo stadio San Paolo? «Ho già dato incarico a un gruppo di architetti ed economisti per fare un progetto di fattibilità». Costo stimato: 70 milioni di euro. «Ma se paga il Comune, poi la società dovrà poi versare un canone adeguato».

Qualche cifra sulle spese della campagna elettorale. «Intorno ai 200 mila euro, finanziata con soldi miei». Lettieri è deciso a restare in Consiglio in ogni caso, ma esclude la sconfitta e anticipa: «Nel mio governo dei migliori non credo di saranno politici». Il sindaco? «Deve essere l'esempio positivo, non un capo del popolo, questo lo fanno i rivoluzionari e la loro fine è sotto gli occhi». De Magistris «è inaffidabile e bugiardo. Ma sa mentire bene ed è una qualità essere un buon attore, l'unica che gli riconosco».

Infine, Lettieri strizza l'occhio ai democrat: «Destra e sinistra non esistono più, anche gli elettori del Pd devono guardare al progetto e al mio modello di città». Quindi conclude: «Sono convinto che De Luca, che ha amministrato bene Salerno, se potesse, voterebbe per me».
 

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