Pd, a Napoli arriva il commissario Fiano: «Bloccate 300 tessere irregolari. Esaminati cinque casi»

Pd, a Napoli arriva il commissario Fiano: «Bloccate 300 tessere irregolari. Esaminati cinque casi»
Mercoledì 1 Marzo 2017, 17:59 - Ultimo agg. 18:51
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«Gli anticorpi alle infiltrazioni nel Pd a Napoli hanno funzionato. Circa 300 soggetti le cui preiscrizioni erano avvenute in modo irregolare non sono stati iscritti al Pd». Lo afferma Emanuele Fiano, inviato oggi a Napoli per verificare le irregolarità nel tesseramento. «Non accetteremo che qualcuno iscriva al Pd dei gruppi di persone. Non vogliamo iscritti che facciano capo a una persona, né possiamo accettare in fase precongressuale che ci siano sospetti su iscrizioni esagerate che modifichino gli assetti del Pd».

«Non conosciamo i presunti camorristi che si sarebbero preiscritti al Pd per il circolo di San Carlo, ma posso dire che tutte le preiscrizioni di quel circolo sono state bloccate fin dal 24 febbraio» ha proseguito Fiano. «Tutta la documentazione - ha spiegato Fiano - è a disposizione della Procura della Repubblica di Napoli se volesse acquisirla per verificare eventuali tentativi di infiltrazione nel Pd». Fiano è arrivato a Napoli intorno alle 14 e ha avuto una riunione con il segretario provinciale del Pd Venanzio Carpentieri e con Gianfranco Wurzburger, responsabile organizzazione dei dem di Napoli.

«Sul tesseramento a Napoli e provincia abbiamo esaminato cinque casi: Miano, San Carlo e Bagnoli a Napoli, e Quarto e Castellammare in provincia. In tutti i cinque casi il Pd metropolitano è intervenuto, prima che i fatti divenissero pubblici». Lo ha detto Emanuele Fiano, il parlamentare inviato da Roma a Napoli per verificare le irregolarità nel tesseramento del partito. Fiano, in una conferenza stampa nella sede del Pd in via Toledo ha spiegato che «a Bagnoli e Quarto, il Pd di Napoli ha rilevato un numero esagerato di iscritti nella fase finale e ha bloccato le adesioni. A Castellammare ci sono circa 100 iscrizioni online su 250 effettuate con un unico mezzo di pagamento, un fatto che contrasta con il principio una testa, un voto e quindi anche lì le iscrizioni sono state bloccate. Queste persone non sono quindi iscritte al Pd».

Sul caso di Miano in cui Michel Di Prisco avrebbe dato i 10 euro necessari per iscriversi ad alcune persone, Fiano ha spiegato: «Gli episodi sono stati segnalati da un consigliere municipale alle cinque del pomeriggio e sono state bloccate le iscrizioni di quella giornata.
I comportamenti di Miano sono incompatibili con il Pd. Sottolineo anche che Michel Di Prisco non è iscritto al partito». Per il quartiere napoletano di San Carlo, Fiano, infine, spiega che «il tesseramento si svolgeva nella sede del Pd di Napoli e il 24 sera l'ufficio adesioni del circolo ha segnalato al segretario provinciale Carpentieri che c'erano preiscrizioni non regolari, con nomi di persone non residenti nel quartiere e alcuni stranieri. Quelle tessere sono state bloccate». Sugli stranieri, Fiano ha spiegato che «alla porta del Pd c'era un filtro, alcuni dirigenti chiedevano a chi entrava se sapeva dove si trovasse e cosa era venuto a fare esattamente, sia in italiano che in inglese. In totale 34 persone non hanno dato risposte convincenti sulla loro piena consapevolezza e volontà di iscriversi al Pd e quindi le loro iscrizioni non sono diventate tessere». I cittadini stranieri, si apprende, sarebbero sei cingalesi. 
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